1 Maggio 2014
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Il Movimento per la casa lascia l’ex Banca d’Italia dopo l’occupazione di giovedì pomeriggio. Ottenuto lo stop agli sfratti
AGGIORNAMENTO VENERDI’ 2 MAGGIO: Il sindaco di Alessandria, Rita Rossa, ha spiegato ai microfoni di Radio Gold News la posizione dell’amministrazione rispetto ai fatti di ieri e al problema casa: “con il Prefetto stavamo studiando una soluzione che prevede l’utilizzo di immobili vuoti in Alessandria. Non dico la Banca d’Italia, che si trova in una zona che non si presta per nulla a insediamenti abitativi in generale, ma altri complessi che stiamo valutando. La mia proposta è di prendere qualche mese di moratoria in modo che oltre a confrontarci per trovare soluzioni, come quelle che il Prefetto sta coordinando, non si debbano affrontare continuamente anche le emergenze per sfratti. Io però sono totalmente contraria a modalità fuori dalla legalità. Il tema della moratoria è un periodo nel quale il tempo durante il quale sono sospesi gli sfratti per i morosi incolpevoli, si usa per mettere in campo soluzioni alternative. Tra queste appunto l’ipotesi di utilizzo di immobili vuoti per affrontare l’emergenza casa”. AGGIORNAMENTO ORE 23.40: si è conclusa alle 22 l’occupazione iniziata oggi pomeriggio dal Movimento per la casa. Dopo febbrili trattative con le istituzioni i manifestanti hanno ottenuto alcune garanzie. Il sindaco di Alessandria ha infatti chiesto al Prefetto la moratoria di tutti gli sfratti per morosità incolpevole previsti a maggio. Il tema dell’emergenza casa verrà discusso domani in un incontro fissato tra la Rete e il sindaco. AGGIORNAMENTO ORE 19.15: così il sindaco di Alessandria, Rita Rossa, intervistata da Radio Gold News a proposito dell’occupazione di questo giovedì pomeriggio. “L’amministrazione non intende dare risposte che non siano dentro gli strumenti che ha. Non c’è una priorità rispetto a chi è nelle graduatorie e ha seguito gli iter burocratici corretti. Non abbiamo la disponibilità di denaro per sostenere questi affitti. Non ci sono solo loro. Non potremmo certo pensare di fare trattamenti diversi. Non può essere il Comune a trovare da solo una soluzione. Ci sono molti nuclei famigliari che attendono l’assegnazione di alloggi popolari. Abbiamo il fondo sociale a zero, perchè la giunta Cota, a livello regionale, ha azzerato sia il sostegno alle locazioni e il fondo sociale. Detto questo non è che non facciamo la nostra parte. Ci vogliono soluzioni diverse, c’è bisogno di una soluzione sistemica di calmierazione degli affitti ma è da concordare a livello provinciale col coordinamento della Prefettura.” NOTIZIA: Il primo maggio non è un giorno come un altro per il “Movimento per la Casa“, ma un giorno in cui far valere i diritti di chi non ha una casa. Alle 14 di questo giovedì pomeriggio un gruppo di componenti del movimento ha infatti preso possesso della sede dell’ex Banca d’Italia, in piazza della Libertà ad Alessandria, per invitare le istituzioni ad affrontare l’emergenza casa.
“Abbiamo scelto non a caso questo giorno e questo luogo – ha spiegato Mattia Fooladi ai microfoni di Radio Gold News – Abbiamo deciso di non partecipare all’ennesima sfilata fine a sé stessa, ma sfruttare questo 1° Maggio per portare avanti la nostra lotta per le 16 famiglie a rischio sfratto. Dopo il blocco di decine di sfratti, continuiamo ad attendere risposte e soluzioni da parte delle Istituzioni. Ora, però, è arrivato il momento di riprenderci un diritto che ci viene negato: quello della casa”. Sul posto sono arrivati Polizia, Carabinieri e agenti della Polizia Municipale per monitorare la situazione. Nel corso del pomeriggio sono accorsi anche il sindaco di Alessandria, Rita Rossa, e l’assessore alle Politiche Sociali, Mauro Cattaneo.
“L’occupazione del Palazzo dell’ex Banca d’Italia ha avuto una cera risonanza – ha aggiunto Mattia Fooladi – Il sindaco questo giovedì ha ribadito che l’amministrazione non ha soluzioni. Al momento, quindi, nulla si è mosso da un punto di vista di una trattativa per eventuali alloggi per queste famiglie. Il sindaco si è però impegnata a chiedere al Questore di non fare sgomberare lo stabile almeno oggi e per questa notte. L’ultima parola, ovviamente, spetta al Questore. Noi, però, cominciamo a prepararci per la cena e per la notte. Noi, comunque, siamo determinati a rimanere qui finchè non verrà trovata una soluzione abitativa per queste famiglie”.