Autore Redazione
lunedì
22 Ottobre 2018
11:15
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Un Libro in Galleria: Vedere al buio e La casa bianca

Un Libro in Galleria: Vedere al buio e La casa bianca

NOVI LIGURE – In occasione della rassegna “un Libro in Galleria” giovedì 25 ottobre, presso la Galleria Pagetto, verranno presentati alle 18.00 due volumi di poesia la cui importanza  travalica l’ambito locale, trattandosi di nomi ben noti nel panorama nazionale, pubblicati per una casa editrice come puntoacapo, nata a Novi e da subito affermatasi come Casa editrice di riferimento assoluto, con un catalogo (forse il più premiato d’Italia) che spazia dalla poesia alla narrativa, dall’aforistica alla critica letteraria.

Mauro Ferrari ed Emanuele Spano parleranno e presenteranno rispettivamente i libri  Vedere al buio e La casa biancaCoordinerà l’incontro Enrico Marià, lui stesso ottimo poeta e direttore di Panorama di Novi. Una grande occasione per parlare non solo di poesia e letteratura, ma anche di cultura nel senso più ampio.

-Mauro Ferrari, direttore della Biennale di poesia di Alessandria e direttore editoriale di puntoacapo, ha dato alla luce quella che Giancarlo Pontiggia (oggi probabilmente il critico più autorevole, curatore della Collana Ancilia per cui Vedere al buio è pubblicato) ha definito “il suo libro più difficile e coraggioso: il libro di chi non vuole distogliere lo sguardo dal vero delle cose, ma nemmeno rinunciare ai valori di memoria e di pietà su cui si regge il nostro vivere civile. Su un orizzonte di venti e di piogge non benigne, lungo rotte ignote, in un mare che non dà segni, nello scorrere disperso dei giorni, sono gli esseri più fragili e indifesi a offrire un’immagine di forza morale, come il soffione di una memorabile poesia che chiede ragioni, esige risposte. È questa «la gloria e lo sgomento di vedere al buio» di cui si parla nella chiusa: il bene di una parola estirpata al male della vita, in cui continua ad ardere un fuoco di affetti e di nomi, prima che evaporino per sempre.”

-Emanuele Spano, direttore della sezione Collezione Letteraria di puntoacapo, è in effetti agli esordi con una raccolta lungamente meditata, prefata in modo autorevole da Salvatore Ritrovato, il quale sottolinea come “in questa casa di muri e calce, ma anche di carne e volti, il poeta vi entra per venirne fuori appena possibile: tanto soffocante potrebbe riuscire il disegno esatto, compiuto del ricordo che la scrittura finirebbe per soccombere, incapace di mettere a distanza il mondo che l’ha nutrita. Non si tratta, infatti, di fare un reportage, o di stendere un memoriale, bensì di distillare il senso di una vicenda circoscritta, che non riguarda direttamente, in prima persona, il soggetto che scrive, bensì la genesi della sua scrittura” e sottolinea la “sintassi che talora si disarticola e frantuma in un fraseggio piano, non privo di improvvise e aspre torsioni, talaltra invece si sviluppa in una più robusta trama di rimandi e riprese che restituiscono l’ambiente nei suoi dettagli.”

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