1 Luglio 2014
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Sulla questione discarica i 5 stelle pretendono risposte, ‘non rinvii’
La questione Aral continua a infiammare il Movimento 5 stelle. La vicenda era già scoppiata a metà maggio, quando i grillini presentarono un esposto incentrato su presunte “gravi irregolarità” operate da Aral, nella spinosa vicenda della discarica di Spinetta Marengo. La relazione della Commissione di controllo di Palazzo Rosso venne inviata alla Procura di Alessandria, all’organo giurisdizionale della Corte dei Conti di Torino, ai Carabinieri del Noe e alla Guardia di Finanza. Il Presidente della Commissione, Domenico Di Filippo, chiamò in causa i quattro organi inquirenti per fare chiarezza sulla vicenda e, in particolare, per accertare un ipotetico danno erariale da 572.000 euro. Oggi l’argomento è tornato al centro delle cronache dopo che la capigruppo ha deciso di rinviare ancora la discussione in consiglio comunale. Un rinvio che replica quanto avvenne un mese fa: “la capigruppo ha rimandato tutto nuovamente – ha spiegato un adirato Domenico Di Filippo. Sono infuriato perché questa relazione prodotta dalla commissione di controllo doveva essere discussa un mese fa, quando era stata presentata, ma venne rimandata. Eppure il regolamento comunale parla chiaro e dice che una relazione del genere deve essere discussa al primo consiglio comunale utile. Con la scusa di chiedere un parere legale è stato rimandato tutto la prima volta. Ora non accetto rinvii anche perché il parere legale era già arrivato 15 giorni fa, senza alcuna comunicazione alla commissione di controllo. Io contesto, e lo farò anche in occasione del consiglio comunale (domani ndr), questo indirizzo che non va verso l’accertamento dei fatti e a beneficio dei cittadini”.
Rispetto alla relazione dell’avvocatura Di Filippo ha dichiarato di non essere stupito del responso: “come presidente della commissione ho già presentato 4 esposti alle autorità competenti e quindi il parere interno dell’avvocatura non ha fatto altro che confermare la nostra impressione e cioè mandare tutto alla Corte dei Conti“.
Proprio questa ulteriore conferma, secondo Di Filippo rende più grave la mancata discussione in consiglio comunale: “il percorso non persegue gli interessi dei cittadini. Noi abbiamo mozioni ferme da un anno e mezzo e che quindi non vengono mai discusse, ignorando gli interessi dei cittadini. Questo non è ammissibile.”