16 Luglio 2014
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Terzo Valico: si sblocca la situazione per i lavoratori impegnati al cantiere di Voltaggio
Dovrebbero tornare presto al lavoro i circa 50 dipendenti della ditta Lauro, fino a qualche settimana fa impegnati nel cantiere del Terzo Valico a Voltaggio. Dopo la sospensione dell’interdittiva antimafia da parte del Tar, il Cociv questo mercoledì ha infatti deciso di riaffidare gli scavi di Voltaggio alla ditta Lauro. L’azienda, ha spiegato il segretario Fillea Cgil Massimo Cogliandro, nei giorni scorsi aveva già ripreso i lavori nei due cantieri Anas. Il Cociv, invece, aveva preferito attendere qualche giorno in più per decidere il da farsi. Ripresi i rapporti lavorativi con la ditta Lauro, in base a quanto comunicato ai sindacati, tutti i 50 dipendenti dovrebbero tornare a Voltaggio. “A giorni – ha aggiunto Cogliandro – dovrebbero essere prorogati anche i contratti della parte di dipendenti a tempo determinato che quindi torneranno al lavoro insieme agli operai assunti a tempo indeterminato dalla Lauro”.
La notizia della ripresa dei lavori, ha raccontato il sindacalista, è stata accolta tra le lacrime da molti degli operai subito avvisati questo mercoledì. “Sicurezza e legalità sono temi importantissimi che non vanno mai sottovaluti. Per il lavoratori questa è però una bella notizia. Loro non hanno del resto alcuna responsabilità per l’interdizione ai lavori comminata alla Lauro per il mancato rispetto di uno dei requisiti contenuti nel protocollo antimafia”.
Proprio per questo, ha ricordato il Segretario Fillea, nelle scorse settimane i sindacati si erano subito schierati al fianco dei lavoratori, in presidio di fronte al cantiere di Voltaggio. Una protesta portata avanti parallelamente al tavolo in Prefettura ad Alessandria per cercare una soluzione per la cinquantina di lavoratori. Trattative che nei giorni scorsi avevano già portato a tratteggiare due possibili strade, il riaffidamento dei lavori a un’altra azienda che avrebbe dovuto assumere anche gli operai della Lauro, oppure la soluzione ritenuta nei giorni scorsi “più rapida e più sicura”, ossia affidare gli operai direttamente al Cociv. Questo mercoledì, alla fine, si è arrivati a una terza soluzione. “Oggi come oggi il lavoro, soprattutto in provincia, è un tema prioritario – ha concluso il sindacalista – la notizia che cinquanta persone torneranno a lavorare è una cosa positiva. Ciò non toglie che i temi della legalità e della sicurezza, soprattutto nelle grandi infrastrutture, debbano rimanere una priorità”.