Autore Redazione
lunedì
21 Luglio 2014
00:00
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Cronaca - Alessandria

Anche in provincia aumenta la depressione ‘figlia della crisi’

Anche in provincia aumenta la depressione ‘figlia della crisi’

Secondo i dati recentemente resi noti dall’Istat, in Italia 2,6 milioni di persone soffrono di depressione . La patologia incide sul 4.3% della popolazione e colpisce in particolare le donne, con una incidenza doppia rispetto agli uomini in tutte le fasce di età. La depressione è il problema di salute mentale più diffuso in Italia e il più sensibile all’impatto della crisi, come dimostrato dal raffronto dei dati con quelli del 2005.

La depressione figlia della crisi economica è un fenomeno che coinvolge anche la provincia, ha spiegato il dottor Luigi Bartoletti, Direttore del Dipartimento di Patologia delle Dipendenze dell’Asl Al (Ser.T). “I dati dell’Istat riflettono l’aumento dei disturbi dello spettro dell’umore registrato anche nel nostro dipartimento – ha spiegato – Soprattutto in questo ultimo periodo c’è stato infatti un ulteriore incremento di richieste di aiuto, in particolare per i disturbi di adattamento”. La depressione o l’ansia, ha aggiunto il dottor Bartoletti sono infatti strettamente legati agli eventi della vita. “In questo momento di crisi economica e occupazionale è più frequente l’insorgenza di sindromi depressive, reattive alla condizione sociale. All’inizio queste patologie si presentano con apatia, una sorta di pessimismo sopra la norma e perdita di interesse che spesso si trasformano in senso di colpa. Se una persona perde il lavoro di solito tende infatti a pensare di essere la causa dei problemi dell’intera famiglia”.

Tendenzialmente, ha aggiunto il dottor Bartoletti, sono soprattutto le donne a soffrire di disturbi depressivi o ansiosi. “Va però detto che, in genere, le donne hanno una maggiore tendenza a verbalizzare il proprio stato di malattia e comunicarlo all’esterno. Gli uomini, al contrario, tendono a nasconderlo fino a che la depressione non si manifesta anche all’esterno con i disturbi psico-patologici”.

I sintomi di una depressione, ha aggiunto il Direttore del Ser.T non vanno quindi sottovalutati. “La prima cosa da fare è parlarne con il medico di famiglia per avere un primo aiuto. I Centri di salute mentale della provincia sono poi a disposizione di tutti i cittadini. Gli specialisti sono presenti in tutti i distretti dell’Asl per elaborare un percorso personalizzato per ogni paziente. Dalla depressione si può guarire e il mio invito è a non sottovalutare i sintomi e chiedere subito aiuto”.

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