Autore Redazione
martedì
22 Luglio 2014
00:00
Condividi
Cronaca - Alessandria

Prezzi bassi e forte concorrenza dall’estero: la Cia punta i riflettori sulle difficoltà dei produttori di pesche

Prezzi bassi e forte concorrenza dall’estero: la Cia punta i riflettori sulle difficoltà dei produttori di pesche

Avvio di campagna caratterizzato da prezzi medio-bassi per il comparto delle pesche. Il settore, ha spiegato Vincenzo Raccone, tecnico della Confederazione italiana agricoltori di Tortonasta  scontando i danni causati dal maltempo delle passate settimane.  La pioggia e la grandine hanno inciso sulla maturazione e sul raccolto delle pesche che hanno quindi subito una forte riduzione del prezzo all’ingrosso. A danneggiare il settore è però anche lo scarso interesse dei consumatori, costretti dalla crisi a svuotare sempre più i carrelli della spesa, sacrificando soprattutto la frutta. L’andamento climatico non ha inoltre invogliato i cittadini ad acquistare un frutto tipicamente estivo come la pesca. A completare il quadro c’è poi l’eccesso di offerta proveniente da altre parti d’Italia o addirittura dall’estero, in particolare Spagna, Grecia e Francia. Da qui, quindi, il grido d’allarme lanciato dai produttori locali e l’appello a introdurre incentivi per la grande distribuzione organizzata per stimolare l’acquisto di prodotti locali. Utili a rilanciare il settore sarebbero poi per la Cia anche degli incentivi alla produzione (promozione, controllo dell’offerta e della dinamica dei prezzi) e nuove forme di assicurazione multirischio che comprendano anche situazioni critiche come quella attuale, capaci di costituire gravi turbative di mercato.

Le pesche di Volpedo – ha aggiunto Lorenzo Mogni, titolare dell’azienda agricola”Il Borghetto” di Monlealecostituiscono un mercato di nicchia, che difendiamo fortemente per la qualità del prodotto, che significa gusto, pezzatura, colore. Dietro il raccolto delle pesche c’è un grande lavoro: procediamo con più stacchi di raccolta(fino a tre-quattro). Come si dice in gergo, “si coglie sull’onda”, cioè il frutto matura completamente sulla pianta. Al consumatore, in questo modo, arriva il frutto migliore, anche se il procedimento comporta costi un po’ più elevati. Il consumatore finale deve sapere che puntiamo sulla qualità, non sulla quantità. Invitiamo a riflettere su questo, garantendo la provenienza locale della nostra frutta e proponendo la scelta migliore“.

Condividi