30 Luglio 2014
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Confcommercio: ‘in Italia pressione fiscale al top nel mondo’
L’Italia è un paese difficile, in questo momento uno dei più difficili tra i paesi del così detto ‘mondo occidentale’. Chi vive nello Stivale deve infatti sobbarcarsi la pressione fiscale effettiva più alta del mondo.
Lo ha spiegato l’Ufficio studi Confcommercio in occasione di un convegno organizzato martedì. Secondo l’analisi la pressione fiscale italiana è infatti pari al 53,2% del Pil, al netto dell’economia sommersa, calcolata intorno al 17,3% del prodotto interno lordo. La percentuale supera quella di tutti i maggiori Paesi nel mondo, superiore dunque anche ad altri Stati con una forte pressione fiscale come Danimarca (51,3%) e Francia (49,5%). A livelli molto più bassi si collocano la Gran Bretagna con il 40%, la Spagna 37,6%, l’ Irlanda al 32,5%, il Canada al 31,2% e gli Usa al 27,7%, Paesi dove l’economia sommersa rtispetto al Pil ha un’incidenza di gran lunga inferiore se confrontata con quella italiana. In Italia la pressione fiscale apparente, invece, è pari al 44,1% del Pil. Secondo il Rapporto “Fiscalità e crescita economica” dell’Ufficio Studi Confcommercio, a fronte di un auemento della pressione fiscale in Italia del 5% dal 2000 al 2013, il Pil procapite è sceso del 7%. In Germania nello stesso periodo la pressione fiscale è diminuita del 6% mentre il Pil reale procapite è aumentato del 15%. In Svezia, paese fuori dall’ Ue ad esempio, la pressione fiscale nello stesso periodo è scesa del 14% e il Pil reale procapite è aumentato del 21%.
Di seguito la tabella che riporta la mancata crescita italiana.