30 Luglio 2014
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Tensioni e cariche durante gli espropri del Terzo Valico [FOTO]
AGGIORNAMENTO ORE 14.04: Nuovi momenti di forte tensione in prossimità dei luoghi da espropriare ad Arquata.
AGGIORNAMENTO ORE 13.45: Compiuto, sempre con le stesse modalità, l’esproprio ad Arquata. Ora i tecnici Cociv, scortati dalle forze dell’ordine, sono alla Crenna, sulla strada per Gavi. Qui sono in programma due espropri.
AGGIORNAMENTO ORE 12.38: In corso un nuovo esproprio ad Arquata.
AGGIORNAMENTO ORE 11.01: Continuano i momenti di tensione. Fitto lancio di lcarimogeni per spezzare il fronte No Tav e proseguire con gli espropri.
AGGIORNAMENTO ORE 10.32: Pare che per i tecnici anche questa volta gli espropri siano stati compiuti. Nessuno è entrato nelle proprietà interessate.
AGGIORNAMENTO ORE 10.26: Momenti di tensione per la contrapposizione tra forze dell’ordine e Movimento No Tav.
AGGIORNAMENTO ORE 10.24: Le forze dell’ordine hanno lanciato alcuni lacrimogeni per forzare il blocco dei No Tav.
AGGIORNAMENTO ORE 10.10: Barricate lungo i sentieri nel bosco, zona Moriassi ad Arquata. I No Tav hanno collocato rami e bancali in legno per ostacolare le forze dell’ordine che avanzano comunque per accompagnare i tecnici Cociv nei prossimi espropri programmati.
AGGIORNAMENTO ORE 08.55: A quanto pare gli espropri avvengono con i tecnici che si avvicinano alle proprietà. Gli incaricati del Cociv consultano le carte, indicano i terreni e annotano alcuni appunti sui loro fogli. Nessun colloquio con i proprietari dei terreni, che non si fanno vedere. Nessun ingresso nelle proprietà. Ora i tecnici e le forze dell’ordine, completati gli espropri a Serravalle, si stanno spostando ad Arquata. Forti disagi al traffico in zona.
AGGIORNAMENTO ORE 08.25: Spintoni e tensione a Libarna durante gli espropri. I tecnici del Cociv osservano le proprietà e indicano le proprietà
AGGIORNAMENTO ORE 08.05: Tensione a Libarna, all’altezza dell’incrocio per Gavi e la Val Lemme. Si fronteggiano forze dell’ordine e manifestanti.
AGGIORNAMENTO ORE 7.50: Presenza massiccia delle forze dell’ordine nei luoghi dei presidi.
AGGIORNAMENTO ORE 7.00: Una trentina di persone è già pronta a impedire l’esecuzione degli espropri. Le immagini arrivano da Libarna (Serravalle).
NOTIZIA: Si torna a parlare di grandi opere e nello specifico di Terzo Valico. Questo mercoledì infatti si prospetta una giornata importante nell’ottica generale, soprattutto dei tempi di realizzazione dell’opera. Il Co.Civ. (Consorzio Collegamenti Integrati Veloci) torna alla carica con le notifiche di esproprio di alcuni terreni e abitazioni nel territorio di Serravalle e Arquata Scrivia. Dopo il nulla di fatto di circa venti giorni fa, quindi, il tentativo pare essere quello di risolvere la faccenda totalmente in un solo giorno per poi concentrarsi sulle problematiche logistiche e costruttive, in cui peraltro si sono registrati alcuni intoppi. I comitati No Tav Terzo Valico hanno fatto presente da subito che si sarebbero fatti trovare pronti con una massiccia mobilitazione popolare per impedire nuovamente l’esecuzione degli espropri. Nell’ultimo tentativo infatti, risalente al 9 e 10 luglio scorsi, i dipendenti del Consorzio non si erano fatti vedere, e la giornata per i militanti era trascorsa tra giochi, chiacchiere e sole. Oggi, però pare non sarà così, lo ammettono gli stessi No Tav, che sul loro sito hanno invitato la cittadinanza dei due paesi coinvolti, ma non solo, a partecipare ai blocchi, proprio perché pare che il Cociv voglia arrivare “a punto”. Dall’ultimo tentativo sono subentrate diverse novità. Sul fronte ligure, nel cantiere di Trasta è avvenuto il primo incidente nella storia del Terzo Valico, quando due cubi di cemento armato sono franati, anche a causa delle piogge insistenti che hanno reso il terreno meno compatto, ferendo un operaio e distruggendo un pollaio. Per fortuna il condomino proprietario del pollaio non era a casa in quel momento. Ha fatto poi molto discutere il provvedimento adottato dal Questore di Alessandria nei confronti di quattro manifestanti, consistente in un “avviso orale”, ossia l’invito a cambiare condotta e a non associarsi a persone dalla dubbia moralità. Il provvedimento ha provocato una reazione sdegnata del movimento No Tav che ha definito tale atto “una follia vera e propria, questi ragazzi meriterebbero invece un premio per la passione con cui si occupano della terra e della comunità in cui vivono”.
È chiaro quindi che gli animi stiano diventando sempre più caldi: da un lato i No Tav, sempre più compatti e determinati, dall’altro il Cociv che preme sull’acceleratore anche alla luce della scadenza della dichiarazione di pubblica utilità, termine entro il quale dovranno realizzare tutti gli espropri utili alla costruzione del Terzo Valico.