Autore Redazione
domenica
24 Agosto 2014
00:00
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Cronaca

Lun?esco: il Monferrato conquista con storia, sapori e musica

Lun?esco: il Monferrato conquista con storia, sapori e musica

Grande affluenza di pubblico, sabato sera, per la prima edizione di “Lun’esco”. Gli Infernot del Monferrato hanno brindato nell’Ecomuseo di Cellamonte con il Cortese Marengo e i vini del Concorso “Marengo doc”, offerti generosamente dalla Camera di Commercio, alla presenza di numerose Autorità intervenute, dei Sindaci di Camagna Monferrato, Cella Monte, Frassinello Monferrato, Olivola, Ottiglio, Ozzano Monferrato, Rosignano Monferrato, Sala Monferrato e Vignale Monferrato e dell’enologo-scienziato Donato Lanati, gli Infernot del Monferrato hanno brindato nell’Ecomuseo di Cellamonte con il Cortese Marengo e i vini del Concorso “Marengo doc”, offerti generosamente dalla Camera di Commercio.

Dopo il brindisi inaugurale, dalle 17, nei nove comuni del Monferrato casalese si è svolta una magica kermesse di storia, cultura, sapori, vini, musica e intrattenimenti, che si è articolata fino a notte fonda : eventi eterogenei che hanno coinvolto e soddisfatto la curiosità di tutti.
E’ stata l’occasione per legare quindici chilometri di Unesco, perché questo percorso unisce le diverse località del Monferrato casalese che sono state inserite nel prestigioso riconoscimento. Il Fil-rouge dell’evento sono stati gli Infernot, che hanno permesso ai numerosissimi visitatori di immergersi in un mondo incantato e un po’ nostalgico di un mondo che fu.
Infatti è opportuno ricordare che, proprio gli Infernot, sono l’elemento architettonico con caratteristiche di unicità, che hanno permesso a questo territorio di essere proclamato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, grazie alla felice intuizione dello scienziato-enologo Donato Lanati e al lavoro di tanti uomini e donne che si sono prodigati per ottenere questo prestigioso risultato.
Entrare in un Infernot è come aprire una delle pagine più affascinanti e segrete della storia monferrina, in quanto la loro visita non è, a parte quello di Cella Monte, libera al pubblico. Prelibatezze enogastronomiche, ottimo vino prodotto dalle aziende vitivinicole aderenti a “Lun’esco”, musica dal vivo, mostre e allestimenti molto interessanti hanno incuriosito i presenti, mentre abilissimi artigiani-artisti hanno suggestionato con la loro capacità di lavorare il tufo, la terracotta e il ferro.
Per non parlare dei panorami e degli scorci che questo territorio ha conservato inalterati nel tempo e che è stato possibile ammirare sotto la luce della luna. Un insieme che è stato pura magia.

“Ci piace pensare che questa notte del Monferrato, che è iniziata alle 17 di sabato 23 agosto, si concluda all’infinito, proprio perché siamo convinti che lo sviluppo turistico di questo territorio sia il futuro di luoghi e di gente entusiasta che ama la propria terra ed è orgogliosa del proprio lavoro. Vogliamo sperare che Lun’esco abbia acceso i riflettori sul Monferrato e che all’infinito possa raccogliere solo successi.- ha dichiarato Manuela Ulandi di Confesercenti.
“Un grande successo di pubblico e tanto entusiasmo tra gli operatori, grazie alla loro capacità di lavorare in squadra e fare sistema- ha commentato il Presidente della Provincia Paolo Filippi – Sono eventi come questo che mettono in luce le eccellenza materiali ed immateriali del Monferrato, ora ancora di più dopo il prestigioso riconoscimento dell’Unesco. Un treno che passa una volta nella vita e che non possiamo perdere, ma sfruttare al massimo.”
“Questo evento ha colto il significato più vero di promozione del territorio e la Camera ha sostenuto con convinzione gli operatori che hanno avuto questa idea vincente” – ha aggiunto il Presidente della Camera di Commercio Paolo Coscia.
”Le nostre colline sono un insieme di persone e culture vive che, pur nelle loro differenze, rappresentano un unicum che tutto il mondo ama. Ecco perché, grazie anche al riconoscimento dell’Unesco, è nostro dovere impegnarci per la valorizzazione e per la salvaguardia delle loro caratteristiche”- Ha concluso Gianfranco Comaschi, in qualità di presidente dell’Associazione per il patrimonio dei paesaggi vitivinicoli di Langhe, Roero eMonferrato.

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