Autore Redazione
martedì
26 Febbraio 2019
05:00
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Cronaca - Alessandria

Palazzo Rosso al lavoro per cancellare il ‘doppio balzello’ sui dehors

La Giunta, ha precisato l’assessore Lumiera, non ha potuto bloccare gli avvisi di accertamento relativi al 2018 ma ha individuato una possibile via per svincolare almeno i “dehors” da un balzello ritenuto "ingiusto e vessatorio"

ALESSANDRIA – La Giunta Comunale di Alessandria sta cercando una strada per liberare i cittadini da una parte del peso del canone patrimoniale non ricognitorio, ossia quel corrispettivo dovuto come controprestazione per l’uso particolare del suolo pubblico.

Un canone che l’attuale Giunta ritiene “ingiusto e vessatorionei confronti dei cittadini che sulle strutture esterne  già pagano Tosap, Cosap e altre importanti tasse come la Tari. L’attuale amministrazione, ha spiegato l’assessore al Bilancio Cinzia Lumiera, è “vincolata” alla delibera di approvazione delle tariffe di luglio 2015 e dal successivo regolamento datato aprile 2017 che le ha rimodulate, fissandone poi l’entrata in vigore dal 1°gennaio 2018.

La Giunta, ha precisato l’assessore Lumiera, non ha potuto bloccare gli avvisi di accertamento relativi allo scorso anno ma ha individuato una possibile via per svincolare almeno i “dehors”. Nel testo, ha spiegato l’assessore al bilancio, la parola non è espressamente indicata e l’amministrazione, confortata da un parere dell’Avvocatura comunale, ha chiesto “una interpretazione autentica” al Consiglio Comunale di Alessandria. “Qualora il Consiglio si esprimesse per escludere i dehors provvederemo a trovare una soluzione per chi ha già pagato il canone patrimoniale non ricognitorio per l’anno 2018” ha garantito l’assessore Lumiera.

Per l’anno 2019 “dove è ancora possibile mettere mano al regolamento” perché il bilancio non è ancora approvato, la Giunta vuole invece provare a rimodulare le tariffe per fare in modo che, per tutti, il canone patrimoniale non ricognitorio non si sommi alle altre tasse già da pagare ma sia “compensativo” rispetto ad esempio all’applicazione di Tosap e Cosap. “La tassa c’è e sullo scorso anno non abbiamo altri mezzi. Stiamo comunque cercando una soluzione per il 2018 basandoci su un quadro normativo non chiaro che non include la parola dehor. A breve, andremo poi ad approvare una modifica del regolamento con la rimodulazione delle tariffe per il 2019 laddove sia già stata applicata la Tosap o Cosap e per valutare l’applicazione della stessa”.

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