5 Ottobre 2014
13:55
Garlando: “Per stare sul mercato bisogna anche vendere online”
Ha da poco festeggiato i 60 anni di attività a dimostrazione di una grande vitalità sul mercato e della bontà delle scelte compiute in uto questo tempo. La Garlando produce e commercializza articoli per l’intrattenimento, il gioco e lo sport ed è leader nella realizzazione dei ‘calciobalilla’. L’azienda di Pozzolo Formigaro, guidata da Giuseppe Garlando, continua a mandare il boccino in gol soprattutto per la capacità di giocare su più campi diversi. Uno di questi è il web, ormai ampiamente sfruttato, e con ottimi risultati.
L’attenzione per questo tipo di mercato è in realtà iniziata da almeno 7 anni, ha spiegato Garlando, approfittando di un’attitudine che all’estero risulta ancora più forte ed evidente: “il centro logistico di Amazon in Italia consegna 120-130 mila pacchi al giorno. La punta record è stata raggiunta il 17 dicembre dell’anno passato con 168 mila pacchi al giorno. Questo dimostra la forza di un settore in continua crescita. D’altro canto però ci sono altri limiti come la necessità, da parte di ipotetici acquirenti, di testare comunque il prodotto. La conseguenza è che molti vanno a testare in negozi fisici per acquistare via web. Certamente però il ruolo del commercio tradizionale continuerà ma sicuramente ci sarà un aumento delle vendite via web”.
La forza delle vendite online è tangibile, ha spiegato ancora Giuseppe Garlando: “dal web abbiamo ricavato qualche milione di euro. Si può dire che il 15% del nostro fatturato nasca da vendite su web. Ha preso un grande sviluppo soprattutto nel corso degli ultimi due-tre anni. Non è neanche semplice farlo. Ci sono aziende ad hoc che si occupano specificamente della vendita sul web. La Garlando non vende direttamente i propri prodotti, ma si appoggia a negozianti virtuali che sono delle realtà giuridiche-economiche. Infatti se la Garlando stessa vendesse direttamente sul web i propri prodotti si brucerebbe la propria rete di clienti. Noi quindi non vendiamo direttamente però serviamo molti negozi virtuali con grande e reciproca soddisfazione. Abbiamo cominciato nel 2007 perché lavoriamo molto fuori dall’Italia e in paesi come la Germania questa occasione ce l’avevamo sotto gli occhi, occoreva solo coglierla”.
Le aziende che vorranno rimanere con profitto sul mercato, ha aggiunto ancora Giuseppe Garlando, ormai non poso ignorare questo fenomeno: “questo trend si sivlupperà ancora anche in Italia e sono le stesse realtà economiche del commercio tradizionale che si sono evolute e hanno deciso di perseguire anche questo canale di vendita e questo fa parte della logica: il privato che vuole comperare un prodotto di un’azienda magari ne vuole un altro paio di altre aziende e quindi in un colpo solo acquista più cose. Bisogna anche vendere on line, l’anche è importante. Le più grandi catene italiane hanno anche negozi di vendita online.”