27 Ottobre 2014
00:28
Alessandria: non bastano 30 minuti di bel calcio per essere veri Grigi
Analizzata a bocce ferme, quella dell’Alessandria è una sconfitta che fa davvero “incazzare” tanto per usare la stessa espressione del presidente Luca Di Masi. Quelli contro l’AlbinoLeffe sono stati i primi trenta minuti più belli visti sino ad ora, esclusi forse quelli contro il Pavia, da parte di una squadra dalle grandi potenzialità. Tuttavia trenta minuti non bastano per vincere le partite. Così, quando Offredi si supera più volte sulle conclusioni di Spighi e compagni, capisci che il gol è nell’aria. Già, lo capisci, ma di certo non puoi immaginarti che possa arrivare dalla squadra che, prima di sabato, di reti ne aveva messe a segno solo due. Due come i gol, che ora sono diventati quattro, siglati da Momentè, due come i minuti passati tra una realizzazione e l’altra. E scopri così, in un duro ritorno alla realtà, che trenta minuti di alta qualità non bastano quando ti chiami Alessandria. Ed è un peccato perché questa squadra ha davvero tutto per fare bene, tutto tranne, almeno per il momento, quella continuità chiesta a gran voce nelle settimane scorse da Luca Di Masi. Una sconfitta, per quanto amara possa essere, non fa però di una stagione un fallimento. Lo sanno i tifosi (che al termine dell’incontro hanno fatto valere il proprio diritto alla contestazione), lo sa questa squadra. È vero, le persone passano, ma l’Alessandria rimane. Sempre. Una continuità che, per rimanere tale, ha bisogno di tutti. Forse più nella sconfitta che nella vittoria.
Federico Capra
Foto di Paolo Magni AFB