17 Giugno 2019
07:25
Rubrica psicologia: cos’è l’autostima?
RADIOGOLD – L’approfondimento sulla psicologia curato dalla psicoterapeuta, Sara Cappelletti oggi affronta il tema dell’autostima.
Cos’è l’autostima? Ne sentiamo parlate continuamente, c’è chi ne ha poca, o chi pensa di averne poca, chi invece ne ha troppa, chi non se ne preoccupa è chi invece cerca un modo per accrescerla.
In estrema sintesi possiamo dire che l’autostima è l’immagine che una persona ha di sè . Quanto si stima, quanto si vuole bene. Aver raggiunto un buon grado di autonomia e sapere di poter contare sulle proprie forze, senza temere il giudizio degli altri.
Da dove arriva questa autostima? Sarà innata dentro di noi sin dalla nascita oppure no?
Gli autori hanno prodotto molte teorie e definizioni al riguardo, e in base a queste possiamo dire che:
– è il risultato scaturente dal confronto tra i successi che l’individuo ottiene realmente e le aspettative in merito ad essi (William James)
– è un prodotto che scaturisce dalle interazioni con gli altri, che si crea durante il corso della vita come una valutazione riflessa di ciò che le altre persone pensano di noi (Cooley e Mead)
– é l’insieme dei giudizi valutativi che l’individuo dà di se stesso (Battistelli)
L’opinione riguardo se stessi si struttura a partire dall’infanzia. Ed infatti è proprio in questa fase di vita che alcuni aspetti hanno un peso di responsabilità maggiore al riguardo.
Crescere in un ambiente estremamente critico in cui l’attenzione non è sulle abilità ma sulle mancanze, oppure in un ambiente in cui c’è un continuo confronto con gli altri ritenuti migliori, oppure crescere privati di affetto o crescere con genitori che hanno un ideale rigido di come devono essere i figli.
Anche in adolescenza episodi di esclusione sociale, di derisione, di confronto per l’aspetto fisico, di bullismo possono contribuire ad una autostima poco efficace.
Allo stesso modo in età adulta degli eventi quali la fine di una relazione significativa, un tradimento, un fallimento lavorativo o la disoccupazione stessa sono fonte, tra le altre cose, di problemi di autostima.
Se si ha la conoscenza che la propria autostima non è soddisfacente, si può lavorare per cambiarla e migliorarla. Non è un lavoro semplice né tantomeno immediato, ma possibile!
In primo luogo sicuramente facendo attenzione al peggior nemico di ogni persona, e ciò se stesso ed in particolare le convinzioni che ha su di se e su ciò che pensa di meritarsi!
Si può inoltre seguire un percorso individualizzato o un corso in piccolo gruppo, con uno psicoterapeuta, per acquisire consapevolezza dei meccanismi negativi con mantengono la bassa autostima, ed acquisire tecniche e strumenti per stare meglio.
Sara Cappelletti
Psicologa e Psicoterapeuta
Orientamento cognitivo comportamentale
Via Messina 23 Alessandria
Tel. 338 9892040
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