Autore Redazione
martedì
28 Ottobre 2014
06:36
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Cronaca - Alessandria

Quasi ultimati i lavori sul rio Loreto per mettere in sicurezza Alessandria dalle piene del Tanaro

Quasi ultimati i lavori sul rio Loreto per mettere in sicurezza Alessandria dalle piene del Tanaro

Dovrebbero terminare a dicembre i lavori per la messa in sicurezza del nodo idraulico di Alessandria. Già chiusi i due varchi sul fiume Bormida, l’Agenzia Interregionale per il fiume Po sta per ultimare anche gli interventi sul Tanaro. A una manciata di giorni dal ventennale dell’alluvione del 1994 i membri della Commissione Sicurezza e Ambiente del Comune di Alessandria hanno quindi voluto verificare con i loro occhi l’avanzamento dei lavori. Nell’ultimo anno, ha spiegato durante il sopralluogo il Direttore di Aipo, Carlo Condorelli, è stato chiuso il varco all’altezza del canale Carlo Alberto e sono stati rialzati gli argini di circa un metro e mezzo, attraverso strutture in terra o con muri in cemento armato. La messa in sicurezza nel nodo idraulico di Alessandria ha inoltre previsto la realizzazione della stazione di pompaggio in corrispondenza della confluenza del rio Loreto. In caso di piena il sollevamento delle paratoie permetterà raccogliere in un invaso le acque del rio che non riuscissero a confluire nel Tanaro. L’acqua “rigurgitata” verrebbe quindi aspirata e poi gettata in fiume grazie a 6 pompe in grado di “risucchiare” complessivamente 36 metri cubi di acqua al secondo. “Con questo sistema dovremmo riuscire a pompare tutta l’acqua che arriva dal rio Loreto” ha spiegato l’ingegnere di Aipo. Grazie a queste opere, costate complessivamente 11 milioni di euro, di cui circa 7 per i soli lavori, Alessandria alla fine dell’anno “sarà al sicuro per le piene di 3500 metri cubi di acqua al secondo previste da progetto” ha sottolineato l’ingegner Condorelli. Garanzie assolute, quindi, non ci sono. “Bisogna mettersi d’accordo sul significato del termine sicurezza – ha aggiunto il Direttore di Aipo – Lasciando da parte le ben più costose casse di espansione, questi lavori sono il massimo che la città può permettersi se non vuole separarsi definitivamente dai suoi fiumi, ingabbiandoli in muri altissimi”. Dal punto di vista progettuale, quindi, il lavoro è stato fatto, ma per mettere davvero al riparo la città da nuove esondazioni il lavoro non finirà mai. “Bisogna fare una costante manutenzione di queste opere e deve essere garantita la presenza di personale durante le piene”. Tutto, ha concluso il Direttore di Aipo, sarà però inutile “se si continuerà a costruire in aree esondabili”. Concorde su questo punto anche l’assessore all’Ambiente del Comune di Alessandria, Claudio Lombardi, per cui rimane però una “ferita ancora aperta” l’abbattimento del ponte Cittadella, per il Direttore di Aipo, invece, un intervento che ha permesso di ridurre la portata delle piene del Tanaro di 400 metri cubi al secondo. “Negli anni si è continuato a costruire in aree golenali – ha comunque sottolineato l’assessore Lombardi – Per questo abbiamo dovuto difendere la città realizzando degli argini, che sono però strutture fragili che necessitano di continua manutenzione”. Fondamentale, ha quindi concluso il membro dell’esecutivo di Palazzo Rosso, sarà quindi lavorare in un’ottica di prevenzione delle piene , agendo sugli aspetti controllabili dall’uomo, come il rispetto nelle aree golenali. Proprio questo martedì mattina, dalle 8.10, approfondiremo il tema su Radio Gold News in diretta con l’assessore Claudio Lombardi.

 

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