13 Novembre 2014
07:39
Scoperta frode fiscale da 6 milioni di euro. L’autore è un imprenditore pavese già arrestato per bancarotta fraudolenta
La Guardia di Finanza di Alessandria ha quantificato in 6 milioni di euro l’evasione fiscale di un imprenditore pavese già arrestato nel dicembre del 2013 per il reato di bancarotta fraudolenta. L’uomo era amministratore di una società del capoluogo del settore della produzione di materiali plastici. Le Fiamme Gialle hanno ricondotto a tassazione l’ammontare del vorticoso sistema di fatture per operazioni inesistenti avviate con una molteplicità di soggetti sparsi sul territorio nazionale. Attraverso la creazione e il coinvolgimento di “società cartiere” in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, l’imprenditore prosciugava i conti aziendali con falsi costi e ingenti prelievi di denaro. L’attività dei finanzieri ha permesso di riscontrare la già conclamata distrazione patrimoniale e il massiccio ricorso a fatture per operazioni in realtà mai avvenute. L’esito finale dei controlli ha quindi accertato una maggiore base imponibile pari a quasi 6 milioni di euro, l’utilizzo e l’emissione di fatture false per oltre 3,2 milioni di euro e un’IVA dovuta per più di 1 milione di euro. Le Fiamme Gialle hanno quindi sequestrato beni immobili per oltre 1 milione di euro.