5 Settembre 2019
12:22
Il decoro di Alessandria ostaggio di maleducazione e inciviltà
ALESSANDRIA – La questione rifiuti e decoro urbano sta diventando sempre più ingombrante. Da una parte ci sono i cittadini che richiedono maggiori attenzione alla pianificazione degli interventi di pulizia, dall’altra una incomprensibile inciviltà imperante in diverse zone di Alessandria. Nel giro di poche ore in redazione sono stati gli stessi lettori e ascoltatori a segnalare i problemi.
Un lettore per esempio lamenta il forte “disagio nel quadrilatero tra le vie Don Stornini, B. Croce, Pochettini e viale T. Michel, dove i cassonetti per i rifiuti latitano, in quanto in via Pochettini di fronte ai centri sociali e soprattutto di fronte alla pizzeria“. Il problema, lamenta il cittadino, è che “sono stati tolti dei cassonetti in modo inspiegabile vista la presenza di una attività commerciale di ristorazione, inoltre in via Croce hanno incendiato alcuni cassonetti e di conseguenza gli unici presenti sono quelli in via Don Stornini di fronte al civico n. 1, senza che siano stati previsti interventi supplementari di svuotamento“.
Amag Ambiente ha spiegato però che la batteria di contenitori presente vicino al ristorante è stata spostata di 100 metri per ragioni di igiene pubblica, vista la vicinanza al dehor del locale, su indicazione delle stesse autorità. L’azienda ha poi puntualizzato che la batteria di cassonetti incendiata è stata sostituita con una nuova collocata in via Pochettini-angolo via Benedetto Croce (foto di seguito), una situazione che non dovrebbe produrre disagi ai residenti se il conferimento avviene sempre nei cassonetti meno pieni.
Accanto a questa situazione c’è però lo scenario scoraggiante in via La Malfa dove Daniel Romeo evidenzia la pigrizia di molti, ostili a qualche passo in più per raggiungere i cassonetti. Anziché raggiungere i contenitori, sistemati più lontano per consentire manovre agevoli ai mezzi Amag che non potevano operare in retromarcia, alcuni cittadini preferiscono abbandonare e accatastare ogni tipo di rifiuto in un’area vicino a un cancello che ora è diventato una specie di discarica a cielo aperto.
Come spiega Antonina Annaloro, residente in quella zona, la situazione è intollerabile: “Siamo venuti ad abitare qui il 21 dicembre del 2012, queste sono case regionali dell’ATC e per assegnarle chiedono mille requisiti, ho dovuto aspettare più di 5 anni per avere un’assegnazione ma alla fine ci sono riuscita, sono 12 appartamenti e voglio specificare che non sono case popolari eppure ci sono quattro famiglie “abusive” spiega Antonina. A questo aggiunge anche la sensazione di abbandono: “Dobbiamo pensare noi alla pulizia del giardino e delle scale, aggiungo l’incivilita di qualche vicino perché oltre alla spazzatura, che ci sta per entrare in casa, ci sono troppe macchine dentro al cortile ferme e praticamente abbandonate“. Un degrado mai visto conclude Antonina: “Mio figlio è stato di recente in vacanza a Palermo e continua a ripetermi che nemmeno lì sono così incivili e soprattutto abbandonati”.
A tutto questo si aggiungono gli sfregi compiuti da maleducati e incivili, come una stampante incredibilmente incastrata nel tronco di un albero in via del Prato 1 (vedi foto).