Autore Redazione
martedì
8 Ottobre 2019
10:35
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Cronaca - Casale Monferrato

Afeva al fianco delle vittime dell’Eternit anche a Vercelli

La procura di Vercelli ha chiesto al gup il rinvio a giudizio dell’imprenditore svizzero Stephan Schmidheny per il decesso di circa 400 persone
Afeva al fianco delle vittime dell’Eternit anche a Vercelli

CASALE MONFERRATO – La Procura di Vercelli ha chiesto il rinvio a giudizio per omicidio volontario per Stephan Schmidheiny, ultimo proprietario in vita di Eternit Italia. “Anche la Procura di Vercelli – spiega l’Associazione Familiari e vittime dell’amianto – chiede oggi che Stephan Schmidheiny sia processato per l’omicidio volontario di quasi quattrocento persone, in linea con quanto da noi sempre sostenuto e confermato dalle sentenze di merito del primo processo: quello che è accaduto a Casale non è dipeso da una semplice negligenza, ma è stato il risultato di una lucida e spietata decisione assunta in nome del profitto, con la piena consapevolezza e accettazione delle morti che ne sarebbero derivate, anche tra la popolazione che non lavorava alla Eternit (e che oggi rappresenta il maggior numero di casi a processo)”.

Da tempo AFEVA stava seguendo l’evoluzione del procedimento, insieme ai propri legali e la fase che si apre adesso vedrà l’Afevanuovamente al fianco delle vittime, per fornire assistenza nel procedimento (come sempre, gratuitamente). Invitiamo quindi tutti coloro che ricevano nei prossimi giorni la notifica della fissazione dell’udienza preliminare a prendere contatti con i nostri uffici (0142336817, vertenzamianto@gmail.com ). L’invito è esteso anche agli eredi di coloro che, da ammalati, hanno in passato accettato l’offerta unilaterale di Stephan Schmidheiny, che non riteniamo siano esclusi dalla costituzione di parte civile.”

Continua così l’impegno di Afeva che, insieme ai sindacati, non si è mai rassegnata a fronte delle difficoltà ed ostacoli con la mobilitazione e presentando nuovi esposti alla Procura di Casale, anche dopo il deludente processo iniziato nel 1993, fino al maxi esposto del 2004 alla Procura di Torino. La Giustizia, con la Bonifica e la Ricerca, sono le risposte e gli obbiettivi fondamentali della nostra Comunità nella lotta contro la tragedia dell’amianto.

Ora dovrà essere fissata la data di inizio dell’udienza preliminare, dove il gup deciderà se mandare o no a processo Il magnate svizzero, ultimo proprietario in vita di Eternit Italia.

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