15 Ottobre 2019
01:51
Doralia, il marketplace degli artigiani orafi alla conquista degli Usa
VALENZA – Grazie a Doralia i piccoli produttori orafi si possono affacciare sul mercato internazionale e conquistare nuove piazze. Doralia è un marketplace, cioè una piattaforma di vendita web, pensata per i piccoli artigiani orafi che difficilmente riescono a dedicare tempo e denaro per la vendita online. Creata a Valenza, Doralia continua a crescere in un settore, quello del lusso, in costante crescita sul web. Ed è per questo che i due soci fondatori, Massimiliano Brustia e Alberto Romanò, stanno iniettando nuovi capitali con l’intenzione di aggredire anche il mercato americano.
Doralia è un’idea nata 5 anni fa dopo aver intercettato le difficoltà del settore orafo. “Erano i tempi della crisi e dei problemi nel trovare sbocchi – ha spiegato Massimiliano Brustia.” Ma come spesso accade da quella scarsità è nata una opportunità “pensata per tutti gli artigiani“. “Doralia è nata inizialmente come una sorta di outlet proprio per far fronte al gran numero di gioielli rimasti invenduti a causa del crollo di acquisti in molti paesi. Noi abbiamo intercettato le difficoltà degli imprenditori con cui ci siamo sempre approcciati e abbiamo così creato un software che permette agli imprenditori di caricare le loro foto e vendere i loro oggetti“.
Doralia raccoglie gioielli da tutta Italia, da medie e piccole aziende che non hanno la forza di andare all’estero, per portarli sulla piattaforma ed essere venduti in 25 paesi europei e negli Stati Uniti. “Col tempo abbiamo limato il modello di business, abbiamo tolto tutte le spese per i produttori e quindi gli artigiani entrano nel marketplace senza alcuna spesa a meno che non chiedano un supporto fotografico“. I fondatori della piattaforma ricaricano una percentuale sul prezzo del prodotto offrendo in cambio la totale gestione e assistenza nella vendita. “Un approccio che sta piacendo agli imprenditori perché non hanno costi, non devono perdere tempo in un mondo che conoscono poco e nei cui confronti nutrono ancora molta diffidenza“.
Per comprendere la portata del business è sufficiente guardare il valore e la crescita del settore lusso online: “Il mercato europeo è un mercato da 20 miliardi di euro ed è in crescita del 12-13% all’anno negli ultimi anni. Negli Usa il mercato è da 80 miliardi con una crescita dell’8-9% costante, anche per la loro abitudine radicata ormai all’acquisto online”.
I soci di Doralia stanno investendo continuamente per dare sempre più forza al marchio e al progetto e in più si stanno serrando i tempi per creare una seconda azienda gemella negli Stati Uniti cercando investitori in grado di supportare il progetto con altri tre milioni di euro e la prospettiva di andare anche in Cina.
Quando si pensa ai marketplace si pensa anche ai grandi colossi però, come Amazon, ma Massimiliano Brustia non teme quella concorrenza “perché è molto dispersivo e con esperienze di vendita un po’ più complesse. In più Amazon spinge i prodotti che rendono di più mentre noi trattiamo tutti allo stesso modo valorizzando il marketplace e non il marchio“. Da Amazon “dobbiamo imparare tutto ma noi siamo più verticali e focalizzati sul piccolini che vogliono vendere i loro gioielli“. E chissà che i due soci di Doralia non diventino i futuri Bezos “valenzani”.
L’ESPERTO DEL WEB ANDREA BOSCARO SPIEGA COS’È DORALIA