19 Dicembre 2014
13:30
L’altro Natale tra il carcere di San Michele e la chiesa di Santo Stefano
ALESSANDRIA – Questo sabato la casa circondariale di San Michele si avvicinerà alla città di Alessandria. Un momento di gemellaggio suddiviso in due momenti e in due luoghi. Uno, alle 18, all’interno della casa circondariale di San Michele, l’altro, aperto a tutti, nella chiesa di Santo Stefano. In entrambe le situazioni andrà in scena ‘L’altro Natale, Navidad Nuestra, Misa criolla di A. Ramirez’. Il coro della scuola per adulti del Conservatorio Vivaldi diretto da Monica Elias, sarà accompagnato da Cris Iuliano e dalla voce recitante di Daniela Tusa. “Si tratta di un momento di gemellaggio importante – ha spiegato l’assessore Mauro Cattaneo – per un gemellaggio tra le due realtà“. L’idea è di condividere un momento di festa perché, come ha spiegato la direttrice del carcere, Daniela Lombardi, “occasioni come queste sono fondamentali: il carcere ha la possibilità di confrontarsi con la città e di aprirsi alla città, una esigenza questa imprescindibile. Non possiamo pensare di lavorare e rimanere isolati. Il carcere deve essere una risorsa. Ci fa piacere che ci sia un momento in cui festeggiare il Natale senza etichette anche perché tutti noi viviamo in un luogo con un’enorme etichetta che ci accompagna“.
L’occasione di questo sabato sarà anche utile per far conoscere i “piccoli esperimenti che stiamo facendo. Sottoporremo al pubblico gli ottimi dolci e stiamo facendo i primi passi verso l’esterno. Anche questa possibilità ci fa piacere perché permette un piccolo abbassamento di questo muro“. Il buffet alla fine del concerto nella chiesa di Santo Stefano infatti sarà realizzato dagli stessi detenuti con i prodotti messi a disposizione da Nova Coop.
Tra i protagonisti dell’appuntamento anche Clara Schembari che ha spiegato per quale motivo sia stata scelta una messa criolla: “ci siamo interrogati su come affrontare il tema del Natale davanti a un pubblico multietnico. Non sarà solo un concerto perché abbiamo deciso di coinvolgere Daniela Tusa, attrice, per affrontare dei temi fondamentali della vita. Non è solo un concerto ma anche uno spettacolo teatrale. I testi utilizzati da Ramires sono ispirati alla natività ma visto con occhi sudamericani.” “È un modo per trattare il Natale dal punto di vista musicale in maniera nuova – ha aggiunto Monica Elias. Ci ha ispirato subito una ricerca di testi non tradizionale ma fedele a quelle sonorità. Io personalmente mi sono divertita nel trovare lettere come una, di Albert Einstein, dedicata a una figlia. Poi Calvino, papa Giovanni XXIII, Luis Borges con l’elogio dell’ombra. In più un detenuto parteciperà nella veste di attore a questo spettacolo ed è una bella occasione per tutti”.
Infine il comandante della polizia penitenziaria, De Chiara, ha aggiunto “sono iniziative apprezzabili perché hanno un grande senso in termini terapeutici. Soprattuto per quanti non hanno contatti con i familiari. Spesso vivono la detenzione con disagio enorme e hanno la sensazione di non esistere. La realtà di San Michele e tutte le iniziative adottate danno il senso di come dovrebbe essere intesa la pena. Sono iniziative gradite ai detenuti ma anche agli operatori. Questa situazione si riflette sul clima all’interno del complesso. Gli operatori soffrono la negatività di questo clima e quindi beneficiano“.
All’esibizione in carcere, delle 18, parteciperanno i detenuti e un pubblico esterno su invito con un buffet offerto dalle pasticcerie Bonadeo e Gallina. Alle 21 invece, nella chiesa di Santo Stefano, potranno partecipare tutti gli alessandrini con 150 posti a sedere e anche qui con il buffet con prodotti realizzati proprio in carcere.
Lo spettacolo in santo Stefano è gratuito. L’evento sarà patrocinato dal Comune di Alessandria e dal Conservatorio A. Vivaldi e realizzato in collaborazione con Nova Coop, Coompany &, Lions Club di Alessandria e Lucca e Ditta Grenti.