Autore Redazione
sabato
27 Dicembre 2014
14:31
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Cronaca - Novi Ligure

L’addio commosso a Francesco della Comunità di Sant’Egidio

L’addio commosso a Francesco della Comunità di Sant’Egidio

GENOVA – Una chiesa straripante di bene. Il bene che Francesco Guido, della Comunità di Sant’Egidio, aveva saputo regalare a tutti coloro che incontrava. Il suo sorriso leggermente obliquo raddrizzava le giornate storte, il pessimismo, le sofferenze e il dolore di decine e decine di persone. Francesco è mancato il giorno della vigilia di Natale, dopo essere stato ricoverato a Genova il venerdì precedente. Per questo non aveva potuto partecipare al pranzo per i poveri oganizzato ad Alessandria con tanto scrupolo. Domenica 21 a quel pranzo hanno partecipato oltre 200 persone, affiancate da decine e decine di volontari che hanno deciso di vivere, per la prima volta, l’esperienza del generoso aiuto. Francesco al pranzo di Natale non ha potuto prendere parte, già ricoverato in ospedale, ma la sua presenza era comunque viva perché il suo entusiasmo, mesi prima, aveva saputo contagiare, con il suo sorriso, tutta la comunità di Sant’Egidio ad Alessandria, oltre ai volontari e ai cittadini.

Alla chiesa della Nunziata di Genova, sabato, il giorno del funerale, tantissime persone hanno voluto tributargli l’ultimo saluto. Tutte sono state toccate dal bene che con disinvoltura e naturalezza Francesco aveva dato nel tempo. Rappresentanti della Comunità di Sant’Egidio da tutta Italia, cittadini liguri, decine di alessandrini ma anche quanti solitamente vengono definiti ultimi. Durante l’omelia il vescovo ha raccontato di un rom che Francesco aveva aiutato “perché lui per me – ha spiegato il cittadino rom – c’è sempre stato. I miei figli se ne sono andati ma lui è rimasto. Mi ha fatto da padre e anche quando ci sgridava lo faceva perché si vedeva che ci teneva a noi“. Un affetto testimoniato dai tanti rom che hanno accompagnato il corteo funebre in lacrime.

Francesco considerava tutti e “sorrideva a tutti”. La sua vita l’ha spesa ad aiutare il prossimo in Liguria, ad Alessandria, a Novi Ligure, nel suo percorso con la Scuola della Pace, in Africa anche “senza esserci mai andato“, tutto questo senza essere sfiorato dai difetti degli adulti: “la mediocrità, la rassegnazione, o la pigrizia“. Per questo la chiesa della Nunziata di Genova traboccava di persone venute da ogni parte d’Italia e anche da Mosca. Un fiume impetuoso di storie accarezzate dalla bontà di un uomo che ha speso la propria vita ad aiutare il prossimo.

Fracesco ha fatto divampare il bene anche in provincia di Alessandria ma ha lasciato decine di scintille che dovranno alimentare il fuoco di generosità che ha saputo accendere in tanti cuori.

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