10 Gennaio 2015
16:44
“Caccia ai ladri” nel tortonese per cercare di arginare l’impennata di furti degli ultimi 2 mesi
TORTONA – L’impennata di furti in abitazione che si è registrata tra novembre e dicembre nel tortonese ha spinto anche i Carabinieri a intensificare i controlli sul territorio e dare il via a una vera e propria “caccia ai ladri”. Servizi “mirati” per fermare bande di malviventi in grado di mettere a segno colpi seriali, spostandosi di casa in casa. Un “modus operandi” che negli ultimi due mesi ha fatto “schizzare” le statistiche sui reati nel tortonese (+60% rispetto allo stesso periodo del 2013) in un anno che, fino a novembre, aveva in realtà fatto registrare un calo di furti. L’area tortonese, ha spiegato il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Tortona, Roberto Ghiorzi, sconta anche la vicinanza con la Lombardia, la regione italiana dove vi è il più alto tasso di reati denunciati. Vicini e ben collegati a Milano e Pavia, Tortona e i paesi limitrofi fanno però anche “gola” ai malviventi perché tradizionalmente aree floride dal punto di vista economico e produttivo. Nell’ambito delle attività definite dal Comitato per l’Ordine e la Sicurezza. Pubblica, presieduto dal Prefetto, Romilda Tafuri, i Carabinieri di Tortona nelle ultime settimane hanno quindi intensificato i servizi di prevenzione e controllato 83 persone sospette, di cui 17 accompagnate in caserma per ulteriori approfondimenti e sequestrato diversi arnesi da scasso, tra cui cesoie, piedi di porco, martelli e palanchini. Durante i continui servizi notturni non sono mancati anche inseguimenti per cercare di bloccare persone sospette. A Capodanno i militari della stazione di Volpedo hanno ad esempio dovuto schiacciare il piede sull’acceleratore prima di riuscire a fermare una Peugeot 206 bianca incrociata sulla strada per Casalnoceto. A bordo due cittadini marocchini di 26 e 25 anni, arrivati da Milano, ma ufficialmente senza fissa dimora. Sulla loro auto i militari non hanno trovato nulla, ma una volta portati in caserma i Carabinieri hanno scoperto che la patente di guida mostrata dal 25 enne, scarcerato da appena un mese per reati contro il patrimonio e inerenti lo spaccio di droga, era stata in realtà falsificata e l’auto era priva di assicurazione. Sequestrata la vettura e la patente, i Carabinieri hanno preso “in consegna” anche il permesso di soggiorno esibito dal 26enne, risultato anche questo falso e fatto scattare le relative denunce a carico dei due uomini. “Caccia al ladro non indifferente”, ha spiegato il Comandante della Stazione di Tortona, anche quella che ha impegnato i Carabinieri tutta la notte del 2 gennaio per cercare di bloccare le due persone notate ad aggirarsi per Viguzzolo alle 2.30 con il volto coperto da un passamontagna. Braccati prima in auto e poi a piedi fino ai campi vicino al fiume Grue i malviventi sono riusciti a dileguarsi, ma hanno comunque lasciato tracce che potrebbero portare a identificarli. I Carabinieri stanno inoltre effettuando una serie di accertamenti per capire se i due cittadini albanesi fermati il 1 gennaio abbiano qualcosa a che fare con il tentato furto in un’abitazione di Tortona. Fermati a pochi metri dalla casa, i due sono stati trovati senza documenti e una volta portati in Caserma per l’identificazione i militari hanno scoperto che uno dei due era stato respinto alla frontiera di Bari circa un mese prima. Irregolare sul territorio, l’uomo è stato quindi denunciato e segnalato alla Questura. Tra gli ultimi controlli anche quello di mercoledì notte alla periferia di San Sebastiano Curone che ha portato alla denuncia di un 22enne di origine romena residente a Volpedo per possesso ingiustificato di grimaldelli e arnesi atti allo scasso. All’interno del bagagliaio dell’Audi A4 guidata dal giovane i militari hanno infatti trovato un piede di porco. I controlli delle ultime settimane, ha spiegato ancora il Comandante Ghiorzi, hanno permesso di sventare diversi furti, ma rimane fondamentale la collaborazione dei cittadini per cercare di bloccare “in flagranza” di reato i malviventi. “Non esistono orari o esigenze di turno. Noi ci siamo sempre. Segnalare situazioni sospette può consentirci di cogliere sul fatto i malviventi e scongiurare furti e altri reati almeno per diversi mesi”.