Autore Redazione
lunedì
2 Marzo 2020
20:43
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Cronaca - Alessandria

Coronavirus, Cirio: “Scuole chiuse scelta di buon senso, sicurezza viene prima”

"Sabato speravamo che il rischio potesse diminuire, oggi i medici ci dicono di non abbassare la guardia" ha detto il Governatore del Piemonte
Coronavirus, Cirio: “Scuole chiuse scelta di buon senso, sicurezza viene prima”

PIEMONTE – “Una scelta di buon senso“. Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha commentato così la decisione di prorogare fino all’8 marzo la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado in Piemonte.

“So che comporterà qualche disagio ma la sicurezza dei nostri figli deve sempre venire prima di qualsiasi altro disagio. Già le università avevano deciso di fare così e noi ci allineiamo. Bisogna assumere decisioni in base a parametri scientifici, valutazioni che un politico non può fare. So che chiudere una scuola comporta un disagio ma non possiamo abbassare la guardia, finora come Piemonte siamo riusciti a contenere il virus. Già sabato avevo deciso di prendermi due giorni in più di tempo per ascoltare il parere tecnico scientifico dei nostri sanitari. Oggi l’abbiamo acquisito. Il Comitato Scientifico del Piemonte ci dice che la situazione epidemiologica in Piemonte non è ancora stabilizzata, a fronte di una situazione con evolutività non prevedibile nelle regioni confinanti, considerato il doveroso criterio di cautela nei confronti della popolazione scolastica e dei relativi nuclei familiari e mi hanno comunicato l’opportunità di sospendere l’attività scolastica per l’intera settimana”.

Sabato non eravamo ancora a conoscenza di questo parere. Speravamo che il rischio potesse diminuire. Speravamo che in Lombardia la situazione potesse migliorare. Ci siamo presi questi due giorni ulteriori di tempo. Vogliamo che il Piemonte riparta, ma che lo faccia in sicurezza, garantendo la tutela di tutti, in particolare dei nostri bambini. I negozi sono aperti ma, a differenza delle scuole, non c’è l’obbligo di andarci. Si sarebbero create occasioni di rischio e non potevamo assumere una decisione così. Oggi i medici ci hanno detto di non abbassare la guardia e anche la Federazione Pediatri ci ha consigliato di non riaprire le scuole, fino a quando non sarà superato il periodo di incubazione. L’importante è che si decida in base a criteri scientifici”.

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