Autore Redazione
venerdì
23 Gennaio 2015
10:51
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Cronaca - Casale Monferrato

Partono a Casale le iniziative per il Giorno della Memoria

Partono a Casale le iniziative per il Giorno della Memoria

CASALE MONFERRATO – Per non dimenticare la Shoah Casale Monferrato organizza una serie di iniziative per il Giorno della Memoria, che si susseguiranno da domenica 25 gennaio a lunedì 2 febbraio

La giornata di domenica inizia alle 15,30 in Sala Carmi con una presentazione letteraria: il tema dell’incontro è quello dei testimoni inascoltati negli anni della II° guerra mondiale, personaggi che ebbero la possibilità di far conoscere la Shoà mentre avveniva. Si parla di Jan Karski  presentando la sua autobiografia dal titolo La mia testimonianza davanti al mondo (Adelphi Editore).  Ian Karski, è lo psudonimo di Jan Zozielowski nato a Lodz nel 1914. Fu emissario della Resistenza Polacca in Inghilterra e negli USA all’inizio del 1943, dove, in qualità di testimone, fornì un racconto preciso e drammatico della distruzione degli ebrei nei ghetti e nei campi di sterminio nazisti in Polonia. Alla fine della guerra si stabilì negli Stati Uniti dove insegnò Scienze Politiche presso la  Georgetown University e morì a Washington nel 2000.  Il libro ha avuto una complessa vicenda editoriale, sottoposta alle esigenze belliche e politiche del momento, ma fu rivisto dall’Autore prima della sua edizione polacca del 1999. Racconta le drammatiche vicende della partecipazione alla Resistenza e il profondo coinvolgimento emotivo ed etico di fronte alla tragedia dell’ebraismo europeo, di cui divenne infaticabile e inascoltato testimone dal 1943. Sul tema dialogheranno Anna Raffetto slavista della Casa Editrice Adelphi con la studiosa di storia contemporanea Betty Massera che presenterà anche il prossimo viaggio-studio sui luoghi dell’Operazione Reinhard patrocinato della Comunità di Casale.

Alle ore 17,00 il momento del ricordo che quest’anno aggiunge un tassello ai luoghi della memoria: in via Alessandria, appena fuori da Vicolo Salomone Olper sede della Comunità, sarà deposta una corona da parte del Comune di Casale Monferrato su un oggetto che è una testimonianza ancora esistente della segregazione in città: il cardine del cancello che chiudeva il Ghetto. Poi di fronte alla lapide che ricorda gli Ebrei di Casale e Moncalvo vittime di nazismo e fascismo, l’accensione dei lumi della memoria: sette, uno per ogni milione di ebrei trucidati nei campi di sterminio e uno il milione di persone che negli stessi luoghi perse la vita per religione, etnia, pensiero politico o orientamento sessuale.

Alle ore 18 l’ultimo appuntamento della giornata in Sala Carmi con la proiezione del filmato: Liars – Mutevoli verità sul tema della Shoah, realizzato dai ragazzi della Scuola Media Don Milani di Ticineto.  Le classi terze dell’istituto hanno infatti partecipato anche quest’anno al concorso “I giovani ricordano la Shoah” promosso dal MIUR. Il tema per questa edizione non ha riguardato la Shoah propriamente detta, ma il problema della discriminazione e della propaganda antisemita negli anni precedenti alla seconda guerra mondiale e che resero la popolazione ebraica una facile preda del nazifascismo negli anni seguenti. A Ticineto hanno realizzato così un cortometraggio in cui hanno recitato sia alunni che professori e a cui hanno collaborato due esperti esterni. Tutte le riprese sono state effettuate nei locali della scuola e tutte le scenografie, i costumi e il trucco sono stati realizzati dagli stessi alunni. La sceneggiatura è stata curata dai docenti e ha preso ispirazione dell’opera di Primo Levi L’ultimo natale di guerra. Nel film le discriminazioni vengono rappresentate in modo indiretto, attraverso la rivalità tra due popoli: i Mac e i Loc, distinguibili dalla diversa colorazione dei capelli e dalle pitture sul viso. In una scuola di un mondo futuristico e immaginario, governato da una dittatura, gli alunni e i professori Mac opprimono gli alunni Loc  maltrattandoli in ogni modo. Ma un inaspettato guasto del sistema farà capire a qualcuno l’assurdità della situazione.

Un segno della Giornata della Memoria lo troveranno anche i visitatori del Museo dei Lumi, l’esposizione sotto la Sinagoga che raccoglie le lampade per channukà realizzate dagli artisti di tutto il mondo. La Comunità di Casale ha infatti aderito al progetto “la Shoah dell’Arte”, dell’associazione ECAD, che desidera ricordare gli artisti e le loro opere sopravvissute. Nel vedere quindi la lampada di Emanuele Luzzati i visitatori saranno chiamati a riflettere che se la vita dell’autore fosse finita in un campo di sterminio e le sue opere fossero state distrutte, perché “degenerate” o ritenute avverse alla politica razzista, ora quest’opera non esisterebbe.

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