26 Gennaio 2015
12:24
Preso il rapinatore seriale del Cristo, la Polizia ora sulle tracce del complice
ALESSANDRIA – La Polizia ha dovuto mettere insieme uno a uno tutti gli indizi raccolti tra novembre e dicembre prima di riuscire a ottenere l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del “rapinatore seriale” del Quartiere Cristo di Alessandria. Ben 11 i colpi contestati ad Alain Ferrari, 36enne alessandrino, in carcere dallo scorso 19 gennaio. Un uomo in difficoltà economiche, ha spiegato il Dirigente della Squadra Mobile, Mario Paternoster, che più volte durante le rapine ha cercato di giustificarsi con le vittime spiegando di agire per poter mantenere i suoi figli. Anche quella frase, pronunciata per impietosire i commercianti, faceva parte del “modus operandi” ai Alain Ferrari che per due mesi, alla fine del 2014, ha fatto “irruzione” in farmacie, tabaccherie, mercerie e cinema con il volto coperto da un passamontagna “fatto in casa“. Armato di un coltello o un taglierino, il 36enne ha obbligato i commercianti a farsi consegnare l’incasso del giorno, spesso strattonandoli, ma comunque senza ferirli in maniera grave. Per evitare reazioni, come capitato con il pizzaiolo di Pizzò, riuscito a mettere in fuga il ladro con la pala per infornare le pizze, Ferrari rapinava quasi sempre negozi dove c’erano donne vicino alla cassa, in alcuni casi tornando anche due volte nello stesso posto. E’ accaduto alla merceria “Evasioni”, dove tempo prima l’uomo aveva svolto alcuni lavori di manutenzione del locale, e anche al cinema “Kristalli”, dove la cassiera, lo scorso 30 dicembre, non si era però fatta cogliere di sorpresa. Spruzzato dell’insetticida in faccia all’uomo, la donna era riuscita a metter in fuga il ladro, obbligato a salire velocemente in sella alla sua bici, questa volta “a mani vuote”. Proprio il particolare mezzo di fuga utilizzato dal rapinatore seriale per i suoi colpi aveva subito fatto pensare a una persona del quartiere. Nonostante i capillari controlli del territorio non era però stato possibile cogliere in flagranza il ladro, ripreso solo in un caso da sistemi di video sorveglianza. Il lavoro svolto dagli agenti ha comunque portato a tessere una robusta tela di indizi attorno ad Alain Ferrari. Tra gli elementi chiave, oltre alla bicicletta, anche i vestiti utilizzati dal 36enne per la prima rapina del 9 dicembre al cinema “Kristalli”, un paio di jeans macchiati di vernice e un giubbotto con particolari scritte, ritrovati poi dagli agenti insieme ad altri indumenti riconosciuti dalle vittime dei colpi. Scattata l’ordinanza di custodia cautelare, Alain Ferrari ha poi ammesso la propria responsabilità anche per una rapina commessa a inizio novembre in una farmacia in via del Coniglio, “colpo” inizialmente non attribuito al 36enne alessandrino. L’uomo ha però negato di avere qualcosa a che fare con le due rapine più violente, una alla Farmacia FarmAl del Cristo, commessa a novembre da due uomini a volto coperto e l’altra in una tabaccheria poco distante, anche questa messa a segno con un complice circa 10 giorni dopo. Gli inquirenti restano comunque convinti della responsabilità del 36enne anche per queste due rapine e stanno ora chiudendo il cerchio anche attorno al complice. Cliccate QUI per il video con le immagini fornite dalla Polizia di Stato.