7 Febbraio 2015
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Inaugurato il nuovo anno accademico, l’Upo pronta a portare anche ad Alessandria il corso di laurea in Lettere
VERCELLI – Ha preso ufficialmente il via con la cerimonia di venerdì mattina a Vercelli l’anno accademico 2014-2015 dell’Università del Piemonte Orientale, il XVII dalla fondazione. L’evento si è svolto, come da tradizione, nel Teatro Civico, allietato anche dalla musica dell’Orchestra dell’Università del Piemonte Orientale, diretta dal Maestro Emanuele Fresia. A fare da cerimonieri Paolo Pomati, responsabile della Comunicazione dell’Ateneo e Barbara Gallo che hanno introdotto le relazioni del rettore Cesare Emanuel, del direttore generale Giorgio Donna, del rappresentante degli studenti Matteo Vargiolu, e del professor Vito Rubino (ricercatore in Diritto dell’Unione europea presso il Dipartimento di Giurisprudenza e Scienze politiche, economiche e sociali), che ha tenuto una lezione dedicata al tema del “Made in Italy” e ai risvolti giuridici legati alla tutela dell’origine dei prodotti enogastronomici.
Durante la cerimonia di venerdì il rettore ha voluto ricordare i traguardi dall’Università del Piemonte Orientale, dagli ottimi piazzamenti ottenuti in numerose aree secondo le classifiche pubblicate dal Censis al decimo posto nazionale per incremento riconosciuto dal miur; l’aumento del 12% delle matricole pure dovuto allo sdoppiamento di alcuni corsi di laurea. Il Rettore ha inoltre annunciato il futuro sdoppiamento del corso di laurea in Lettere – già presente a Vercelli – anche ad Alessandria. Il rettore Emanuel ha poi rimarcato il rischio di tagli, nonostante il 2015 veda un aumento del fondo di funzionamento ordinario grazie alle performance amministrative ottenute dall’UPO in questi ultimi anni.
«Nel nostro impegno sociale – ha detto il Rettore – ci siamo candidati a organizzare gli Stati Generali della Cultura del Piemonte Orientale. Sarà un’occasione privilegiata per definire l’identità del nostro territorio, al momento ancora nascosta e frammentata. Sul versante del trasferimento tecnologico, stiamo trasformando il nostro incubatore d’impresa novarese in Incubatore del Piemonte Orientale, a sostegno di tutte le start-up che vorranno avviare attività imprenditoriale nell’intero territorio».
«Auspichiamo che la nuova Città della salute di Novara – ha poi concluso – venga a costituire il fulcro dal punto di vista della ricerca e della sperimentazione scientifica, opportunamente integrate con l’attività medica e assistenziale. In questa prospettiva riteniamo che non debba più esserne messa in discussione la localizzazione già definita e che sia indispensabile configurare un percorso che, utilizzando il modello vincente dell’Azienda ospedaliero-universitaria, permetta al più presto di porre rimedio alle gravi carenze delle strutture esistenti e di superare le resistenze indotte da atteggiamenti conservativi e localistici».
La relazione del Direttore generale Giorgio Donna ha fatto il punto sulla riorganizzazione amministrativa iniziata lo scorso anno e sul radicale cambiamento relativo corporate identity – che ha visto l’esordio di un nuovo logo, di un sito Web completamente rivisitato e una forte identificazione con il territorio di riferimento, cui si fa riferimento come all’“altro Piemonte” – e sui Centri interdipartimentali di Ateneo (il neonato centro per gli studi sull’amianto CUSA ma anche il centro di simulazione in campo