20 Febbraio 2015
10:25
“Portami in un posto carino”, una favola pop di omosessualità e omofobia
VALENZA – Sabato 21 febbraio, in scena sul palco del Teatro Sociale di Valenza lo spettacolo “Portami in un posto carino” della compagnia teatrale Chronos3. Un testo inedito e contemporaneo, piazzatosi finalista all’edizione 2012 del “Premio Hystrio Scritture di Scena Under 35”, con Elisabetta Torlasco, Chiara Anicito, Daniele Pitari e Tomas Leardini. Una storia di provincia tenera e violenta, scritta dal drammaturgo ovadese Tobia Rossi e diretta da Manuel Renga, che parla della ricerca del proprio posto nel mondo ma anche di segreti, paure e sogni. Una favola pop, atipica che trae ispirazione da più campi: televisione, cinema, letteratura e arti visive. Una scrittura asciutta, tagliente, per una storia di crescita che porta alla scoperta di sé, capace di raccontare tematiche come l’omosessualità, l’omofobia e il coming out. Quattro esistenze fatte incontrare dal caso, sviscerandone le problematiche fin nelle pieghe più profonde con le sofferenze e le fatiche del vivere di ciascuno.
Christian e Carlo sono due adolescenti gay che abitano in una piccola cittadina del nord Italia. Carlo è un ragazzo esuberante e sognatore che nutre grandi speranze per il futuro: ogni giorno incontra uomini che conosce su internet, alla ricerca della sua anima gemella. Christian invece è introverso, impenetrabile, indeciso sulla sua sessualità e ha da poco iniziato ad incontrare qualche ragazzo, solo per curiosità. È fidanzato con Giada, rampolla di una ricca famiglia del paese. Carlo e Christian si incontrano in una chat e in breve tempo Carlo si innamora dell’altro ragazzo, impegnando tutte le sue energie per conquistarlo. Carlo a questo punto chiede un consiglio proprio a Giada, cliente fissa di Anna, la parrucchiera presso la quale Carlo ha appena iniziato a lavorare. Le cose si complicano quando in un bosco vicino, un altro giovane, anche lui omosessuale, viene ucciso brutalmente durante una nottata di scherzi sadici che presto si trasformano in qualcosa di più grave.
Uno spettacolo che avvince per i forti contenuti di umanità e di dolore.
Info:
0131-942276