28 Febbraio 2015
00:40
Derthona: per la terza prima volta di mister Banchieri c’è Borgosesia
BORGOSESIA – Partiamo dai numeri. Quando Simone Banchieri è stato esonerato alla 18esima giornata di serie D, il Derthona aveva sette punti di vantaggio sulla retrocessione diretta. Ora che siamo alla 27esima, il punto è uno solo. Ha un senso, quindi, la decisione della società – Flavio Tonetto in primis – di allontanare Fabrizio Daidola, reo di aver incassato sei sconfitte in sette gare. Ma perché richiamare proprio Banchieri? Stando solo ai numeri la decisione può essere logica, perché effettivamente Banchieri ha fatto meglio di Daidola. Il problema è che non è solo una questione di matematica. In settimana sono circolate diverse voci – che Banchieri, ai microfoni di Radio Gold News, definisce “gossip” – a proposito di telefonate fatte dal neo-tecnico ai giocatori tortonesi, durante però l’incarico di Daidola. Telefonate che, secondo Daidola, avrebbero screditato l’autorità del tecnico uscente a favore del rientro di Banchieri, voluto espressamente da Flavio Tonetto. Archiviate queste scaramucce, ora, sarà il campo a parlare. Per la sfida a Borgosesia i Leoncelli sono in emergenza: Serlini è ricaduto nello stiramento, Cavaglià si è fratturato il malleolo, Bruni ha un problema muscolare, La Caria è squalificato, Baudinelli si è allenato per la prima volta giovedì e Dell’Aglio non è ancora in condizione. Ci sono comunque sedici ragazzi pronti a schierarsi nel 3-5-2 di Banchieri, che ha deciso di riproporre lo stesso modulo con il quale ha concluso la seconda esperienza a Tortona. “Se sono rientrato è perché la situazione dei risultati era tragica – commenta Banchieri -. Torno in un momento difficile, ma se ho deciso di riprovarci è perché credo nella squadra e so che possiamo salvarci. I ragazzi hanno bisogno di fiducia, visti i continui risultati negativi. Non ho la bacchetta magica, ma un passettino alla volta risaliremo la classifica. Ce l’abbiamo fatta due anni fa (nella stagione 2012-2013, ndr) e ce la faremo anche questa volta. Il 3-5-2? E’ il modulo con cui io e Balsamo abbiamo costruito la squadra: non può che funzionare“.
Andrea Corradini