6 Marzo 2015
04:24
Questione argini: il Comune prova la strada della mediazione ed è pronto a presentare il nuovo “polmone verde” di Alessandria
AGGIORNAMENTO – Sulla questione argini ad Alessandria il Comune vuole fare chiarezza. Il tentativo parte dalla necessità di tranquillizzare il privato cittadino che ha deciso di sbarrare la strada a tutti gli appassionati di corsa o i semplici cittadini che amano passeggiare. Tutto è nato dal progetto che l’amministrazione vorrebbe attuare in quella zona: un recupero dei percorsi e delle aree che “non è stata recepita in maniera corretta, magari per nostri limiti – ha spiegato l’assessore all’ambiente, Claudio Lombardi“. L’idea probabilmente avrebbe richiesto una condivisione e una spiegazione accurata proprio per evitare equivoci e così l’assessore ha annunciato, venerdì prossimo, alle 10.30, nella sala consigliare del Comune un incontro con le associazioni ambientaliste, i runners e le associazioni degli agricoltori. “Venerdì faremo una presentazione del nostro progetto – ha spiegato Lombardi. Abbiamo deciso di spiegare meglio cos’è una zona naturale di salvaguardia e in particolare quella che abbiamo chiamato parco fluviale delle confluenze Tanaro-Bormida-Orba“.
L’amministrazione si confronterà con il cittadino per risolvere gli attriti subentrati improvvisamente e nel frattempo il Comune, durante l’incontro di venerdì prossimo, cercherà di riportare il sereno e di disegnare uno spazio verde che possa anche restituire il fiume alla città e ai cittadini:“queste zone, dette di salvaguardia, sono normate dalla giunta regionale del Piemonte con un decreto. Le finalità di questa zona prevedono la tutela degli ecosistemi agroforestali esistenti e la promozione di iniziative di recupero naturalistico e mitigazione degli impatti ambientali. Per un privato quindi non cambia nulla. Il cittadino non avrà nessun pregiudizio e anzi, questo progetto porterà solo benefici. Alcune zone verranno migliorate. Il fiume, infatti, per motivi di sicurezza è separato dalla città da argini abbastanza alti. In certi punti non si riesce nemmeno a vedere il fiume. Quindi, sempre nella salvaguardia della sicurezza, vorremmo creare la possibilità di farlo vedere o di scendere sulle rive in condizioni idonee. Poi alcuni punti sono stati privati di ogni forma di vegetazione e sono quelle aree in cui molti cittadini vanno a fare footing. Rimboschire, nei limiti della sicurezza idraulica, queste zone rappresenta una bella operazione e serve per rendere più gradevole questi percorsi e creare un polmone verde. Inoltre vorremmo creare, in steps successivi, passeggiate guidate con punti di ritrovo. Questo è un progetto ambizioso ma che guarda al domani anche se può già trovare attuazione. Contestualmente infatti stiamo tentando di inserirci come capofila o partner in progetti strutturali europei e avere finanziamenti dal punto di vista progettuale e realizzativo per portare a compimento tutto. Se poi i privati vogliono collaborare meglio, ma le preoccupazioni sono infondate. Tra l’altro se l’area lì diventa bella tutti ne avranno un vantaggio“.
Adesso bisogna spiegarlo al cittadino.
ALESSANDRIA – Il proverbiale sorriso della più forte maratoneta italiana ha lasciato spazio a un po’ di malinconia. A breve l’area degli argini, ad Alessandria, sarà chiusa. La meta di moltissimi appassionati di corsa alessandrini, Valeria Straneo compresa, è infatti proprietà privata e il titolare ha deciso di abbassare la sbarra.
“Il proprietario ha tutte le ragioni” ha precisato Valeria ai nostri microfoni “non so perché abbia deciso di agire solo ora. Io corrò lì da venti anni e non sapevo neanche che fosse zona privata. Mi dispiace tantissimo. Agli argini sono legata affettivamente. E’ una grande perdita. Era per me un luogo quotidiano e mi mancherà.” La campionessa alessandrina ha poi riservato una stoccata all’amministrazione che, secondo lei, “avrebbe potuto essere più sensibile per far nascere nuove aree verdi aperte alle famiglie”. Con gli argini del Bormida chiusi, ora la Straneo si allenerà nella zona intorno alla Casetta, al quartiere Europa, anche se il percorso è più corto.
La maratoneta si è finalmente lasciata alle spalle la tendinopatia che l’aveva condizionata a inizio anno e da un paio di settimane ha aumentato il carico di allenamenti. “Un ringraziamento ai dottori Pirillo e Lapaglia che hanno rimesso a posto il mio tendine” ha aggiunto Valeria “per quest’anno mi concentrerò su mezze maratone e 10 mila metri.” La Straneo tornerà in gara proprio domenica, a Cagliari, dove in occasione della Festa della Donna è stata organizzata una 10 chilometri tutta al femminile. “Il 3 maggio tornerò in Sardegna per la mezza maratona di Chia” ha concluso la Straneo “e un mese dopo potrei di nuovo correre lì, in Coppa Europa.”