Autore Redazione
mercoledì
18 Marzo 2015
12:33
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Cronaca - Alessandria

Stop alla giungla degli appalti: la Cgil alla carica con una sua proposta di legge

Stop alla giungla degli appalti: la Cgil alla carica con una sua proposta di legge

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Stop al caos degli appalti e soprattutto allo sfruttamento dei lavoratori. La Cgil farà partire da oggi una serie di appuntamenti per presentare una proposta di legge per tutela i diritti degli impiegati nelle filiere degli appalti privati e pubblici. Il sindacato vuole contrastare le pratiche di concorrenza sleale tra imprese, e salvaguardare i lavoratori nei cambi di appalto.

Gli appalti pubblici rappresentano più del 15% del PIL nazionale e al 2% sempre del PIL ammonta la variazione dei costi per gli appalti relativi a beni e servizi (dati Commissione europea). Ma la loro cattiva gestione, caratterizzata da una diffusa illegalità, alimenta, il fenomeno della corruzione, che in Italia fa diminuire gli investimenti esteri del 16% e aumentare del 20% il costo complessivo degli appalti stessi.
Nel mezzo di questi sprechi e inefficienze si trovano centinaia di migliaia di lavoratori che non hanno tutele adeguate ne sociali ne nella legislazione in particolare sul tema della responsabilità solidale e nella clausola sociale nei cambi di appalto.
Lavoratrici e lavoratori esposti per una vita al precariato, senza camere contributive dignitose, con basse retribuzioni, senza valorizzazione professionale.
Il lavoro negli appalti è intenso, frammentario, precario, faticoso, mal retribuito. Sugli appalti si scaricano l’abbattimento dei costi di fornitura e realizzazione di beni e servizi troppo spesso a danno della qualità delle opere e dei diritti dei lavoratori

L’invito della Cgil è quindi di firmare a sostegno della proposta di legge per:
– tutelare i trattamenti retributivi e previdenziali dei lavoratori attraverso la responsabilità solidale;
– contrastare l’illegalità e l’evasione, infìltrazioni malavitose e la corruzione con il ripristino delle forme di controllo di legalità e la reintroduzione degli indici di congruità a garanzia dei livelli occupazionali;
– contrastare il massimo ribasso attraverso la certificazione e qualificazione degli operatori coinvolti e l’introduzione di norme che impongano il rispetto dei contratti di settore e dei diritti dei lavoratori;
– sancire regole che consentano nei cambi di appalto la garanzia occupazionale e il rispetto dei diritti contrattuali.
– escludere dalle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici le imprese che abbiano gravemente violato gli obblighi nei confronti dei loro dipendenti, iscrivendole in apposito registro presso autorità Anticorruzione.

Come spiegato da Anna Poggio, della segreteria Cgil  “la proposta di legge dell sindacato è opposta a quella di Renzi. Anziché togliere tutele tentiamo di estenderle, facendo una parificazione a favore dei diritti per tutti. Si vuole contrastare la pratica di concorrenza sleale tra imprese e si vuole consolidare ed estendere la clausola sociale. Inoltre vorremmo la responsabilità solidale da parte del committente. Questa è una operazione che si rivolge a lavoratori più deboli per affermare dei diritti e fare in modo che siano tutelati attraverso una legge. Il lavoro senza legalità non è accettabile”.

Oggi ci sarà l’attivo dei delegati Rsu, dalle 9, al Dopolavoro ferroviario in viale Brigata Ravenna 8 ad Alessandria. All’incontro sarà presente Claudio Stacchini della segreteria Cgil Piemonte. Poi, da lunedì  a giovedì prossimi, incontri nelle piazze di Alessandria (30 marzo in piazza Marconi), Casale (martedì 31 in piazza Castello), Ovada (mercoledì 1 aprile in piazza mercato) , Novi  e Tortona (giovedì 2 aprile sempre nelle piazze del mercato) per raccogliere firme e dialogare con i cittadini. 

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