20 Marzo 2015
10:53
Cinghiali nella periferia di Valenza. Il vicesindaco Soban “ci stiamo lavorando”
VALENZA – Sono sempre più frequenti gli avvistamenti di cinghiali nella zona periferica di Valenza. La presenza degli animali è stata segnalata con preoccupazione da Massimo sulla pagina facebook “Sei di Valenza se” e proprio giovedì sera è stata poi oggetto di un’interrogazione alla Giunta durante la seduta del Consiglio Comunale a Palazzo Pellizzari. Da questa estate, ha raccontato Massimo ai microfoni di Radio Gold News, diverse famiglie di cinghiali hanno trovato “casa” tra gli arbusti che crescono intorno all’ex hotel Ianua. Sempre meno intimoriti dalla presenza della persone, e in cerca di cibo, gli animali si sono spinti fino alle vicine abitazioni dei valenzani e nei loro orti. Le incursioni notturne dei cinghiali non sono passate inosservate ai cani del quartiere, innervositi dalla presenza degli “intrusi” e in alcuni casi arrivati vicino allo scontro con i ben più grossi ungulati. “So che non sono leoni, ma i cinghiali non hanno predatori in questo contesto e si stanno riproducendo in maniera incontrollata. La presenza di questi animali – ha aggiunto Massimo – rappresenta anche un potenziale pericolo per gli automobilisti e anche per i ragazzi, come mio figlio, che la sera tornano a casa in motorino”. Già contattata la guardia venatoria nelle passate settimane, Massimo, ha sottolineato, resta in attesa di una soluzione “di buon senso” che riesca a tranquillizzare i cittadini.
Gli addetti del Comune di Valenza, ha spiegato il vicesindaco Paolo Soban, insieme agli uffici competenti della Provincia e le guardie del Parco del Po, la scorsa settimana hanno posizionato due gabbie e un recinto per cercare di catturare alcuni esemplari. “Purtroppo il tentativo è andato a vuoto. Ci riproveremo però questa settimana. I cinghiali non sono animali aggressivi, ma capisco il fastidio dei cittadini e, in particolare degli agricoltori della zona. Come amministrazione, continueremo a monitorare la situazione e lavorare per risolvere il problema”.
Tatiana Gagliano