27 Marzo 2015
16:42
Sulla strada per la Sindone anche la provincia di Alessandria
PROVINCIA ALESSANDRIA – C’è anche un pezzo di provincia di Alessandria nelle strade che portano alla Sindone. Città e Cattedrali e il Museo della Sindone hanno infatti inaugurato tre itinerari di visita in Piemonte e in Valle d’Aosta, fruibili dal venerdì alla domenica.
Si tratta di itinerari pensati e organizzati intorno a temi strettamente legati alla storia della Sindone che permetteranno di effettuare viaggi di conoscenza e esperienze di visita attraverso alcuni tra i più significativi luoghi culturali presenti sul territorio piemontese e valdostano.
La sensibile diffusione della notorietà e del culto della Sindone in Piemonte e in Valle d’Aosta, è da correlarsi alla progressiva influenza sul territorio della casata dei Savoia e al contemporaneo propagarsi dello spirito della Riforma Cattolica, anche e soprattutto attraverso importanti figure come quella di San Carlo Borromeo.
La provincia sarà coinvolta nel primo itinerario grazie a Crea e al suo santuario. Si chiama “La strada di San Carlo” e si ispira al pellegrinaggio di San Carlo Borromeo del 1578, da Milano verso Torino. San Carlo partì a piedi da Milano nel settembre 1578 con dodici compagni, assolvendo al voto di venerare la Sacra Sindone, espresso per la fine della pestilenza milanese. L’itinerario si snoda attraverso diversi luoghi che seguono il pellegrinaggio di San Carlo verso Torino che fu compiuto in quattro giorni sotto la pioggia e interpretato come una forma di esercizio spirituale, diviso tra preghiera, meditazione e penitenza fisica, si potranno visitare le Cattedrali dove san Carlo predicò di Novara e Vercelli (che tra l’altro ospitò la Sindone tra il 1553 e il 1561). Sempre a Vercelli si potranno ammirare l’Abbazia S. Andrea, S. Cristoforo e la Confraternita S. Bernardino.
Nel suo viaggio più noto del 1578, così come nei viaggi successivi che compì da Milano verso Torino nel corso della sua vita, San Carlo scelse di passare al ritorno dal Sacro Monte di Varallo. Nella costruzione del Sacro Monte di Varallo furono impegnati pittori, scultori e architetti di fama, tra cui Gaudenzio Ferrari e i Lanino. Dalla seconda metà del Cinquecento, il complesso, detto “La nuova Gerusalemme”, si trasformò secondo le esigenze della Controriforma, sotto il controllo di San Carlo Borromeo e del Vescovo di Novara Bascapè, in un grandioso spettacolo unitario, destinato alla diffusione della fede mediante il coinvolgimento emotivo dello spettatore. Il percorso dei Sacri Monti, luoghi simbolo della religiosità barocca e oggi sito dell’Unesco costituiscono dunque una parte rilevante dal punto di vista storica e artistica di questa proposta di itinerario. Si potranno conoscere e ammirare oltre a Varallo con la Cappella della sindone, Crea, Belmonte, Oropa, Graglia (con l’affresco della sindone del XVII sul portone dell’edificio detto dei Gastaldi), Orta, Griffa e Domodossola. Completano il percorso la Cattedrale di Biella e il Castello di Masino, antica residenza dei Conti Valperga, discendenti di Arduino di Ivrea, primo re d’Italia, che contiene al suo interno una cappella dedicata a San Carlo Borromeo.
In realtà la provincia di Alessandria, oltre a questo itinerario, rientra nei percorsi città e cattedrali anche con numerosi altri tour per il territorio. Dall’itinerario sugli antichi crocifissi tra alessandrino e tortonese, l’acquese e la via del Tanar, passando per “i sacri arredi nella diocesi di Acqui”, senza dimenticare le “sculture dei compianti” e le “antiche pievi nel tortonese”.
Per tutti gli altri itinerari vi rinviamo al sito.