1 Aprile 2015
16:37
Niente tassa per chi animerà l’estate. L’idea creativa di San Colombano piace anche in provincia
SAN COLOMBANO – Un comune del milanese ha pensato come ravvivare l’estate dando contemporaneamente una mano ai titolari dei locali. San Colombano non farà pagare la tassa di occupazione del suolo pubblico nei mesi aprile e maggio ai gestori dei bar che si impegneranno a vivacizzare la movida durante luglio e agosto. Questo provvedimento farà risparmiare una somma tra i 500 e i 2.500 euro e, contemporaneamente, darà occasione di svago ai cittadini del comune lombardo. “In questa maniera – ha spiegato Mauro Steffenini, consigliere comunale con delega al commercio – vogliamo riempire il già ricco palinsesto di iniziative nei mesi estivi. Talvolta il meccanismo amministrativo di sovvenzionamento e contributi limita molto sia l’iniziativa comunale, che deve necessariamente affidarsi alle numerose realtà associative, che quella degli esercizi. E poi non dimentichiamo che il paese durante l’estate, per quanti rimangono a San Colombano, ha necessità di rimanere vivo. Al momento, dopo pochissimi giorni dalla delibera, sono già quattro i locali che hanno aderito. Su una ventina di esercizi“. L’iniziativa è fantasiosa e possiamo dire sfacciatamente intelligente anche perché intende sfruttare il traino di Expo: “noi infatti siamo uno dei pochi comuni collinari a Sud di Milano e siamo l’unico paese del milanese a produrre vino. Anche per questo abbiamo deciso di dare visibilità al nostro piccolo comune da 7.500 abitanti aiutando gli imprenditori in un momenti di crisi”.
Lo spunto creativo potrebbe essere applicato in provincia di Alessandria dove già molte amministrazioni esentano i commercianti dal pagamento delle tosap in occasione degli eventi organizzati durante l’anno, come ha spiegato l’assessore del Comune di Alessandria, Marica Barrera, “questa notizia che per San Colombano è una cosa nuova ad Alessandria in realtà non rappresenta una novità totale per noi. La manifestazione Primavera alessandrina, che inizierà l’11 aprile, ad esempio è finalizzata ad animare la città e a rendere protagonisti i nostri commercianti e tutti i negozi che usciranno dai loro locali per proporre merce o promuovere piccole iniziative non pagheranno la tosap. Noi vogliamo uscire fuori e far uscire fuori perché vogliamo rendere più bella la città. I commercianti potranno organizzare eventi loro senza pagare la tassa. In più tutte le volte in cui la nostra amministrazione si fa promotrice di una manifestazione il coinvolgimento dei commercianti è gratuito e quindi non prevede il pagamento della tosap. Ricordo anche che abbiamo modificato il regolamento per l’arredo urbano, questo per eliminare anche questa incombenza e incentivare non solo l’interno del negozio ma anche l’aspetto esterno. Inoltre per alcuni esercizi commerciali, come negozi di frutta e verdura e fioristi, ho esentato il pagamento dell’occupazione del suolo pubblico proprio per dare una mano ulteriore”.
La proposta di San Colombano aggiunge comunque un ulteriore tassello che è piaciuto a Confesercenti che ha confermato, per bocca di Manuela Ulandi, come “questo tipo di esenzione avvenga già in molte città della provincia in occasione di eventi nelle giornate delle iniziative. Questa però può essere una proposta da suggerire ai sindaci perché venga attuata con continuità, incentivando i pubblici esercizi a organizzare piccoli appuntamenti a vantaggio dei centri storici“. Questa di sicuro è un’idea creativa perfetta per un periodo critico in cui occorre “inventarsi qualsiasi cosa per essere attrattivi rispetto ai tanti competitori.”
Confesercenti ha apprezzato l’idea a tal punto cje ha già annunciato la possibilità di “mettersi in contatto con il comune milanese per applicare in provincia questa iniziativa per proporla almeno nei centri zona della provincia“.
Voi che ne pensate?