2 Aprile 2015
15:01
Incendio Arkema: i risultati delle analisi Arpa
ALESSANDRIA – Sono stati pubblicati sul sito di Arpa (clicca QUI) i dati del laboratorio analisi sui campioni prelevati lunedì mattina nelle prime ore dopo l’incendio scoppiato nell’unità di miscelazione di perossidi organici di Arkema. Il paventato rischio di presenza di metalli pesanti, ha sottolineato il Direttore di Arpa Alessandria, Alberto Maffiotti, è stato fortunatamente scongiurato. I risultati delle analisi non hanno infatti mostrato valori anomali rispetto a quello che è il cosiddetto “fondo” della zona del polo chimico di Spinetta Marengo. “C’è un eccesso di rame, ancora da verificare, ma comunque non con valori elevatissimi”. I tecnici di Arpa hanno ricercato anche inquinanti generici e specifici di Arkema, ma le analisi non hanno rilevato la presenza di sostanze diverse da quelle normalmente riscontrate nell’area del polo chimico. Circa un’ora dopo l’esplosione nell’impianto di miscelazione polveri di perossido di dicumile, prodotto composto da carbonio, idrogeno e ossigeno, in atmosfera non erano quindi presenti sostanze attribuibili all’incendio, se non “tracce” di idrocarburi e aldeidi generati dai processi di combustione “ma comunque con livelli che stavano rientrando nei valori di fondo della zona” ha sottolineato Maffiotti. I campionamenti, ha ricordato anche questo giovedì mattina in Commissione Ambiente a Palazzo Rosso la funzionaria di Arpa Donatella Bianchi lunedì erano iniziati intorno alle 9.50, a meno di un’ora dal fax inviato da Arkema alle 8.56. Già allertati dalle chiamate dei cittadini, iniziate ad arrivare fin dalle 8.45, i tecnici di Arpa lunedì avevano prelevato campioni di polveri nella zona del Museo di Marengo e in strada Bolla nell’area vicina al luogo dell’incendio. Gli specialisti di Arpa avevano quindi raccolto anche volumi elevati di aria a Spinetta Marengo, sia all’interno della ditta Arkema sia di fronte alla scuola, in zona D5 e all’altezza dell’incrocio tra Castelceriolo e San Giuliano. Campionamenti che dall’analisi preliminare dei dati, per quanto riguarda le polveri non hanno quindi mostrato valori che si discostano da quelli tipici rilevati dalle stazioni fisse di rilevamento della qualità dell’aria. Inoltre “non è stata rilevata la presenza di metalli al di sopra delle soglie di rilevabilità tipiche del campionamento/analisi, ad eccezione del rame. Per quanta riguarda gli aeriformi si riscontra la presenza di composti che solo in parte possono essere attribuiti all’evento e che sono per la maggior parte connessi alla presenza delle attività antropiche nella zona, molti (diclorodifluorometano, clorometano, cloroformio, ecc.) già rivelati nelle campagne di rilevamento della qualità dell’ aria svolte in passato presso il polo chimico di Spinetta”. Nelle prossime settimane, Arpa effettuerà comunque nuovi campionamenti per verificare i dati emersi dalle analisi effettuate in questi giorni.