30 Dicembre 2020
06:25
Il 2020 terribile: la differenza, rispetto agli altri anni, dei decessi nell’Alessandrino
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – A inizio dicembre l’Istat ha pubblicato i dati che mostrano quante persone sono morte in Italia dal primo gennaio sino al 30 settembre 2020. Si tratta di dati importanti visto che l’anno che si sta concludendo, rispetto agli anni passati, è stato attraversato dalla pandemia di coronavirus che ha causato un aumento importante della mortalità nei periodi marzo-aprile e nei mesi di ottobre-novembre e in parte dicembre. Certo i dati forniti dall’Istituto italiano di statistica si fermano a settembre ma anche così, in attesa della validazione dei dati degli ultimi tre mesi del 2020, si intuisce come i decessi siano aumentati in maniera importante.
In tutta Italia, dal primo gennaio al 30 settembre sono morte 527.888 persone, contro le 484.435 registrate in media dal 2015 al 2019 negli stessi nove mesi. Tra marzo e aprile, invece, in Italia ci sono stati circa 48 mila decessi in più rispetto alla media degli anni precedenti. Circa 29 mila sono stati attribuiti ufficialmente al coronavirus. Le regioni più colpite sono state quelle del Nord, con un aumento della mortalità del 60,5%.
Proviamo ora ad analizzare quanti decessi si sono verificati nei centrizona della provincia di Alessandria. Lo facciamo partendo proprio dal capoluogo che dal primo gennaio al 30 settembre ha visto i decessi di 1.014 persone, ovvero +114 rispetto alla media degli ultimi cinque anni (900,4). Ad Acqui Terme sono stati 254 rispetto ai 237,6 della media 2015-2019 con un incremento di 17 unità. A Casale Monferrato si è passati da una media di 385,4 a 449 (+64), a Novi Ligure si è avuto un passaggio dalla media di 290,4 ai 338 decessi del 2020, a Tortona da una media di 261,2 a 387 (+126), a Ovada dalla media di 135,6 a 153 (+18) e a Valenza c’è stato un incremento di +34 decessi passando dalla media di 190 a 224 del 2020.
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