Autore Redazione
mercoledì
6 Gennaio 2021
12:53
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Cronaca - Alessandria

Fornaro e Matrisciano sul deposito nazionale nucleare: Governo non ha deciso nulla, no a propaganda mistificatoria

Fornaro e Matrisciano sul deposito nazionale nucleare: Governo non ha deciso nulla, no a propaganda mistificatoria

ALESSANDRIA – Mentre si assiste a una levata di scudi contro l’individuazione di sei aree idonee, in provincia di Alessandria, ad accogliere il deposito di rifiuti radioattivi, da Roma i politici alessandrini provano a chiarire la situazione e a puntualizzare il processo assunto dal Governo per affrontare un problema. In particolare la senatrice alessandrina, Susy Matrisciano, del Movimento 5 Stelle ha voluto spiegare come “la pubblicazione della Cnapi (Carta nazionale per l’individuazione delle aree più idonee per individuare il sito) sia la testimonianza di una grande assunzione di responsabilità del Governo sul tema della gestione dei rifiuti radioattivi che comportava per il Paese una procedura di infrazione europea. Ricordo a me stessa – continua Matrisciano – e anche agli altri che la Cnapi era prevista da 6 anni e che attualmente i rifiuti radioattivi sono stoccati in una ventina di siti provvisori non idonei ai fini dello smaltimento definitivo, perché si trovano in luoghi sottoposti a rischi geologici o in strutture in decadimento. Abbiamo l’esempio di Saluggia (VC). Sono circa 30 anni che l’Italia e il Piemonte aspettano la realizzazione di un deposito nazionale dei rifiuti radioattivi di bassa e media attività. Questa pubblicazione dà avvio ad una fase di consultazione pubblica alla quale parteciperanno enti locali, associazioni, sindacati, università ed enti di ricerca. Ricordo che l’elenco riporta 67 luoghi “potenzialmente” idonei, non definiti da questo governo e che i comuni inseriti in elenco non sono obbligati a candidarsi. A oggi il governo ha dato una risposta meramente “tecnica” ad una questione che nessun altro governo ha voluto affrontare negli anni precedenti, per paura o per opportunità”. Matrisciano definisce “propoganda mistificatoria” le critiche piovute in queste ore che non aiutano “a risolvere un problema, quello dei rifiuti radioattivi, che abbiamo ereditato e che vogliamo risolvere. Questo è il momento di fare politica e fare il bene dei cittadini. Riguardo al nostro territorio, in termini ambientali, tra Terzo Valico, Eternit, Solvay e discarica Sezzadio (anche se non ancora portata a termine) non ci siamo fatti mancare niente. Mi auguro che i nostri sindaci sappiano agire con responsabilità verso i nostri territori al momento di decidere se presentare o meno le candidature. Lì si che sarà la politica a dover prendere le decisioni giuste“.

Invita alla prudenza nei giudizi anche il parlamentare alessandrino di Leu, Federico Fornaro, che esorta approfondimenti prima di prendere posizione. “La questione dell’individuazione di un sito di stoccaggio dei rifiuti nucleari non nasce oggi, ma è vecchia di anni – precisa. Un sito che dovrebbe ospitare rifiuti nucleari a bassa e media intensità, perché per quelli a più elevato rischio è previsto un sito di stoccaggio europeo. È dal 2015 che si attendeva la pubblicazione della mappa dei siti idonei, ma tutti i governi che si sono succeduti hanno preferito accantonare il problema mettendo la polvere sotto il tappeto. Il Governo non ha quindi assunto una decisione nel cuore della notte, ma si è assunto la responsabilità di avviare il processo di individuazione del sito idoneo. Un procedimento simile è già stato usato un altri paesi europei e altre nazioni lo stanno adottando. Siamo all’inizio del procedimento e non alla fine, alla decisione ultima. Sul sito www.depositonazionale.it ci sono tutte le informazioni e notizie sull’argomento. Il governo e quindi la politica a oggi non hanno deciso un bel nulla. Parte adesso la fase di ascolto dei territori che, se lo riterranno, potranno far valere le loro buone ragioni di contrarietà. Le istituzioni locali e la politica devono chiedere massima trasparenza sui criteri tecnici che hanno portato all’individuazione di quei siti e non di altri“. Tuttavia Fornaro chiarisce che “il processo partecipativo deve essere inoltre vero e non finto. Su questo Sogin e il governo devono dare garanzie vere. Per quanto attiene all’intero territorio della Provincia di Alessandria credo sia giusto e corretto chiedere che venga inserito nei criteri di scelta anche quello della densità di siti compromessi (discariche ecc) e che sia valutato il fatto che sul nostro territorio esistono ancora più di 100 siti da bonificareDobbiamo quindi mettere in campo serietà e buona politica e non avvelenare i pozzi dell’opinione pubblica con propaganda a buon mercato. La domanda che bisogna sempre porsi è se per l’oggi e per le prossime generazioni sia preferibile un sito di stoccaggio che mette in sicurezza i rifiuti oppure avere qualche discarica abusiva in cui qualche criminale sotterra questi rifiuti. L’inizio della costruzione del sito, infatti, è ipotizzata per il 2025 e la conclusione per il 2029 con una operatività di almeno 300 anni”.

 

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