10 Aprile 2015
13:52
Oscurati i manifesti sessisti. Ecco le vostre opinioni
ALESSANDRIA – I cartelloni pubblicitari sessisti ora non ci sono più. Il sindaco di Alessandria, Rita Rossa, ieri (si legga QUI) aveva bollato come volgare la pubblicità in cui una ragazza in minigonna appariva davanti a un’auto e affianco a una scritta allusiva di una concessionaria: “se me la dai te la pago subito“. Il primo cittadino e alcuni alessandrini non hanno gradito quel tipo di comunicazione e così da oggi quei maxi manifesti si confondono con il cielo azzurro di questo venerdì assolato. Da ieri però, contemporaneamente, rispetto all’azione di Rita Rossa, si sono susseguite valanghe di commenti sulla nostra pagina facebook e sul nostro portale. Ne riportiamo qui alcuni invitandovi a dire ancora la vostra. Se volete leggere altri commenti potete andare sull’articolo corrispondente o sulla nostra pagina facebook.
Elena ha spiegato: “Non è accettabile che con tutti gli strumenti creativi, grafici e intellettuali che l’uomo ha a disposizione, ancora si ricorra a immagini e slogan di questa bassezza per vendere qualcosa! Sono schifata e in pieno accordo con il sindaco Rita Rossa“. considerazione questa appoggiata da Armando e arricchita dalla postilla di Cristina: “a me schifa che tante donne invece scelgano liberamente di farsi strumentalizzare. Ancora oggi. Si credono forse libere? Sono schiave senza catene.” Ai messaggi di appoggio hanno risposto anche numerosi interventi contrari. “I problemi sono altri“, hanno scritto e detto molti cittadini. Nicola, ad esempio, ha spiegato “invece di pensare alla pubblicità, (il sidnaco ndr) pensi alla disoccupazione giovanile, al tasso di criminalità in aumento, alle strade di Alessandria che sembrano essere state bombardate, a fornire mezzi e utensili alle forze dell’ordine, allo scempio dei rifiuti abbandonati, poi se vuole aggiungere qualcosa che ho dimenticato…???“. Uno sfogo subito respinto da Anna: “scusatemi ma adesso basta! Cosa vuol dire che il sindaco ha cose più urgenti? Questo manifesto è un insulto inaccettabile. È oltremodo un superamento del rispetto e del decoro! Ed è altrettanto urgente che il problema economico della nostra città. Sicuramente il dissesto non è possibile risolverlo in poche ore, era invece possibile rimuovere questo scempio in poco tempo e Brava Rita Rossa che lo ha fatto“. Eppure la posizione di Nicola ha fatto proseliti visto che Adelangela ha aggiunto: “ke le tolga pure ma si facesse un giro x le strade della città. X venire in valle bisogna o saltare come i grilli o volare. Senza pensare a tutto il resto ke Nn va“. Il concetto è stato ripreso da Lorenzo che vorrebbe “lo stesso zelo per rimuovere tutte le cose negative del comune, dalle voragini nell’asfalto ai manager corrotti. Comodo usare gli specchietti per le allodole come questo per sviare l’attenzione“.
In mezzo alle critiche o agli apprezzamenti poi ci sono appunti che ritornano sulla percezione della donna e infatti per Andrea “la donna viene strumentalizzata e discriminata in 1000 modi e nessuno fa niente, poi per una pubblicità, stupida é vero, tutti a berciare e strillare!“. Critica ripresa in parte anche da Francky: “ la sera le donne che battono per strada, i tagliagole ai giardini, i parcheggiatori abusivi che ti sfasciano l’auto nei parcheggi, quelli vanno bene, eh sì, è molto piu’importante far rimuovere un cartellone pubblicitario.. se vi da cosi’ fastidio giratevi dall’altra parte.. quanto bigottismo“. L’appunto su quanto accade proprio vicino a quei manifesti è stato riportato anche da altri lettori e ascoltatori, come Stefano, che ha aggiunto: “mi sarebbe piaciuto vedere una simile indignazione e capacità d’intervento da parte della sindachessa e non di meno dei tanti che qui sopra sono intervenuti con plausi per, ad esempio, il problema del ricatto dei parcheggiatori abusivi perennemente attenti a taglieggiare chi è obbligato, a vario titolo, a visitare l’ospedale. Meglio intervenire, con tanto di giornalisti, per un volgare doppio senso!”.
Per Sofia però “forse un sindaco, soprattutto se donna, deve vedere anche queste piccole cose. I nostri ragazzi sono già così poco rispettosi in generale che forse è meglio che non si sentano autorizzati anche da un manifesto pubblicitario“. Ma Donatella ritiene più offensivo il “degrado” della città, definito “molto molto più scandaloso e volgare“.
Nella ridda di commenti naturalmente è finita anche la pubblicità definita da Marco in sintonia “con i gusti del target di riferimento” anche se “ci sono cose sicuramente più importanti di cui occuparsi”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Paolo che si è posto questo interrogativo: “se per vendere di più si deve sempre far ricorso a doppi sensi “offensivi” e “alla Bombolo”, viene davvero tristezza…..sarà colpa dell’euro se siamo così ignoranti…”
Infine chiudiamo con Giorgio e la sua analisi: “l’agenzia che ha creato la pubblicità ha colpito nel segno….se ne sta parlando e grazie ai social network diventerà virale…..giusta?….sbagliata? offensiva? non offensiva?…chi ha il potere di decidere?……chi puo’ dire è giusto o non è giusto…l’unica certezza è che è una pubblicità……che tutti ricorderemo“.