11 Gennaio 2021
09:03
Quale futuro per la scuola? Azzolina: “La dad non funziona più. Sono preoccupata”
ROMA – L’11 gennaio 2021 sarebbe stato il giorno del grande ritorno a scuola. Almeno lo era nel piano del ministero dell’Istruzione che aveva fissato in oggi la data per la ripresa dell’attività didattica in presenza – seppur al 50% – anche alle superiori. Una decisione a lungo osteggiata dai Governatori che, sfruttando la possibilità di inasprire le regole su base regionale, hanno deciso di rimandare a data da destinarsi (o quasi) il ritorno sui banchi. Solo Toscana, Abruzzo e Valle d’Aosta hanno confermato la ripartenza delle superiori lunedì 11 gennaio 2021 dopo le vacanze di Natale. Il Piemonte, al contrario, ha fissato la data di ripartenza in presenza per il 16 gennaio di licei e istituti. Sul futuro della scuola, tuttavia, aleggia ancora un grande punto interrogativo dettato dall’evoluzione del quadro epidemiologico che ogni giorno varia e muta.
Sulla ribellione da parte dei Governatori è anche intervenuto la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina: “È difficile per gli studenti comprendere perché non rientrano a scuola, capisco le loro frustrazione: la scuola è un diritto costituzionale se a me avessero tolto la scuola non sarei probabilmente qui“, ha spiegato a Radio Rai1. “Nelle regioni a fascia gialla tutto è aperto tranne la scuola superiore e questo creerà profonde cicatrici, i ragazzi hanno bisogno di sfogare la loro socialità. Sono molto preoccupata, oggi la dad non può più funzionare, c’è un black out della socialità, i ragazzi sono arrabbiati, disorientati ed sono preoccupata per il deflagrare della dispersione scolastica“, ha aggiunto la titolare del Miur.
“Il rischio zero non esiste, ma non esiste in alcun ambito. All’interno delle scuole il rischio è molto basso e lo testimoniano gli studi italiani ed europei. La scuola si è organizzata molto bene. Io ho fatto tutto quello che potevo fare, chiedo a tutti di trattare la scuola non in modo diverso di come si trattano le attività produttive“, ha concluso poi la ministra Azzolina.
Intanto nei giorni scorsi il Piemonte ha presentato un progetto – Scuola Sicura – per la riapertura degli istituti. Secondo quanto spiegato dal presidente Alberto Cirio si andrà verso uno “screening preventivo per tutti gli insegnanti e il personale Ata, test di monitoraggio per gli studenti delle seconde e terze medie, progetti territoriali personalizzati e percorsi dedicati per la scuola nei Sisp“. Il tutto sarà comunque su base volontaria. Intanto nei prossimi giorni il Miur pubblicherà le linee guida in vista della prossima Maturità che si dovrà svolgere in presenza proprio come avvenuto nel 2020.