Autore Redazione
lunedì
13 Aprile 2015
16:31
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Eventi - Novi Ligure

Qui Viazzi, a voi studio, il volume presentato a Novi

Qui Viazzi, a voi studio, il volume presentato a Novi

NOVI LIGURE – Martedì 14 aprile, Novi Ligure ricorderà il giornalista Cesare Viazzi grazie alla presentazione del volume “Qui Viazzi, a voi studio” a cura di Maria Paola Comolli.

La vita di Cesare Viazzi, un protagonista del mondo dell’informazione, ripercorsa dalla moglie Maria Paola Comolli, con l’aiuto dei figli Alberto, Remo, Carla e con i contributi della cugina Anita Ginella, che ha rievocato gli anni dell’insegnamento universitario di Giornalismo, e dell’amico Piero Campodonico, che ha ricostruito l’attività di regista del teatro dialettale in un periodo di grande rinnovamento come furono gli anni ’70. Cinquant’anni di giornalismo rivissuti anche grazie alle testimonianze e ai racconti di tanti amici e colleghi: tra gli altri, Sandro Baldoni, Claudio Bertieri, Giorgio Bubba, Sergio De Luca, Emanuele Dotto, Giuliano Montaldo, Mario Rigoni, Tullio Solenghi, Mario Sossi, Gianni Vasino, Pier Antonio Zannoni.

Con uno stile narrativo brillante e ironico il volume ricorda le fasi salienti della carriera di Viazzi, riportando gli aspetti che tuttora rivestono interesse per il pubblico. Non si parla, però, soltanto di Viazzi, ma di un modo serio di fare radio, televisione e comunicazione, che ha fatto scuola. “Per quasi mezzo secolo Viazzi ha impersonato il giornalismo televisivo in Liguria e non solo, di cui è stato – scriveva Massimo Zamorani – il capofila dei fondatori”.

Si occupò dell’alluvione di Firenze, dell’invasione sovietica di Praga, delle Olimpiadi di Mosca, di ben venti Festival di Sanremo e di Cannes. Dopo gli anni di servizio nella sede RAI di Genova, nel 1979 Viazzi entrò a far parte di quel ristretto numero di giornalisti che si occupò di avviare la terza rete tv, “nata per legge, sabotata per interesse e realizzata per scommessa”, e che sotto la guida di Biagio Agnes puntò su un modo diverso di fare informazione, meno di bandiera e più vicino alla gente. Viazzi fu titolare delle rubriche giornalistiche di prima serata (TG3 Settimanale dal 1979, TG3 Set dal 1982 e Tre Sette dal 1983), in cui lanciò l’idea di introdurre i temi di attualità con una loro ricostruzione quasi cinematografica, per la quale chiamò a collaborare importanti registi. Nel libro emerge anche il contributo di qualità e di originalità dato da Genova al teatro, tanto in lingua quanto in dialetto, di cui Cesare Viazzi è sempre stato amante, tanto che da giovane assunse per anni il timone del Centro del Teatro per l’Università; così, quando si trovò a ricoprire incarichi di responsabilità in RAI, si prodigò per promuovere il teatro nella programmazione radiofonica; inoltre, al di fuori del lavoro strettamente giornalistico, negli anni 1975-1980 si dedicò al teatro dialettale, facendo la regia di cinque commedie in genovese, proposte nel tentativo di rinnovare il repertorio del teatro dialettale.

Uno dei primi libri di Cesare Viazzi, 40 anni di teatro radiofonico genovese (1928-1967), venne edito da Erga edizioni nel 1968. Oggi che Erga edizioni ha festeggiato i suoi 51 anni di attività è lieta di pubblicare un’opera così importante che ripercorre la carriera di questo grande giornalista e della nostra migliore radiotelevisione. In tutta Italia erano riconoscibili il suo microfono e il suo prezioso registratore Nagra: in quel registratore c’erano amore, passione e grande professionalità

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