Autore Redazione
martedì
14 Aprile 2015
07:34
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Cronaca - Novi Ligure

Niente esproprio. Mattinata tranquilla per i No Tav

Niente esproprio. Mattinata tranquilla per i No Tav

AGGIORNAMENTO – Il timore era che ci potessero essere nuovi scontri, come accaduto l’estate scorsa, fra manifestanti e le forze dell’ordine che solitamente scortano i tecnici del Cociv, il consorzio incaricato di realizzare il Terzo Valico. Così non è stato, fortunatamente per tutti, perché nonostante la Questura avesse mobilitato decine di agenti, alla fine l’esproprio non è avvenuto come comunicato dal Prefetto di Alessandria, Romilda Tafuri al senatore cinque stelle Marco Scibona. Come in altre occasioni gli attivisti si erano organizzati per essere già sul posto, che altro non era se non il presidio del movimento arquatese, in modo da anticipare le mosse delle forze dell’ordine e dei dipendenti del consorzio. Alcuni hanno pernottato in tenda sul terreno del presidio, gli altri si sono ritrovati già dalle 6 di questa mattina nel piazzale della zona “Vaie”. Durante la notte si era diffusa la voce che ci potesse essere un tentativo di sgombero già dalle prime ore del mattino, in modo da consentire l’esproprio senza problemi. I manifestanti si sono quindi alternati nella sorveglianza delle strade, ma la notte è passata tranquilla, così come la mattinata fino alla comunicazione del nulla di fatto di oggi. I No Terzo Valico rimarranno comunque per tutta la giornata a presidiare la zona, visto che c’è tempo fino alla mezzanotte di oggi per procedere con l’esproprio. La testa comunque è già a sabato per la grande marcia che si svolgerà ad Arquata Scrivia e che ora si prospetta come una giornata di festa per il movimento, in attesa di nuovi sviluppi dal fronte espropri. Il Cociv potrà ritentare di espropriare la terra del presidio fra circa una ventina di giorni, in forza dei termini di legge che pongono un periodo di impedimento tra un tentativo e l’altro. Non rimane molto tempo, però perché il 19 luglio scadono i termini dalla proroga del Cipe di “Dichiarazione di pubblica utilità” risalente al 2013. 

ARQUATA SCRIVIA – Dopo la “pausa invernale” ad Arquata Scrivia riparte la lotta  contro il Terzo Valico dei Giovi. Il popolo No Tav comincerà a radunarsi all’alba di questo mercoledì, determinato a fermare i tecnici che dovrebbero procedere con gli accertamenti per l’esproprio dei terreni dove sorge il presidio del movimento contro la grande opera. Il Cociv , il consorzio di  imprese incaricato da Rfi di costruire l’opera, nelle scorse settimane ha infatti presentato al Comune di Arquata il decreto di esproprio dei terreni. Appresa la notizia gli attivisti si sono subito organizzati, indicendo immediatamente una giornata di resistenza. Quello di questo mercoledì  è infatti il terzo tentativo di esproprio del consorzio in poco più di sei mesi. I due precedenti, 10 settembre e 19 novembre, andarono a vuoto, con i manifestanti mobilitati in massa che indussero il Cociv a rimandare ad altra data. Il movimento No Tav Terzo Valico ha lanciato quindi l’appello alla popolazione per una folta partecipazione al blocco dell’esproprio, bollando l’azione del consorzio sul proprio sito come “folle, al limite della provocazione”. Questo poiché la giornata odierna cade appena tre giorni prima della grande marcia popolare, che si terrà sabato proprio ad Arquata Scrivia. Da parte sua il Cociv non replica. Già da ieri sera, intanto era possibile accamparsi con tende e camper per quei manifestanti provenienti da più lontano. La giornata quindi si preannuncia lunga, molto dipenderà anche dalla decisione, o meno del consorzio di provare a procedere con l’esproprio.

 

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