Autore Redazione
mercoledì
10 Febbraio 2021
13:07
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Cronaca - Alessandria

“Gli stipendi dell’organico Covid della scuola? In ritardo e scarsi”: la denuncia di Cgil

“Gli stipendi dell’organico Covid della scuola? In ritardo e scarsi”: la denuncia di Cgil

ALESSANDRIA – Se da una parte le retribuzioni dell’organico Covid-19 dovrebbero essere esigibili dal 13 febbraio 2021, i problemi non sembrano tuttavia risolti. La Flc Cgil, infatti, segnala la problematica “relativa ad una possibile penalizzazione fiscale riguardante il personale scolastico assunto su cosiddetto organico Covid il cui stipendio maturato per periodi antecedenti la fine dell’anno 2020 è stato liquidato nel gennaio 2021, dopo il giorno 12“.

La penalizzazione deriverebbe dal fatto che “detto stipendio erogato con enorme ritardo da parte del Mef, è stato trattato da un punto di vista fiscale come ‘emolumento arretrato da lavoro dipendente’ e come tale soggetto a tassazione separata con aliquota media anziché ordinaria. Ciò ha comportato che l’imposta lorda calcolata sullo stipendio ‘arretrato’ non è stata ridotta della detrazione fiscale che invece viene ordinariamente applicata a chi percepisce lo stipendio con tassazione ordinaria“.

Lavoratori che hanno prestato servizio per il medesimo periodo, ma che hanno ricevuto lo stipendio in date diverse, hanno percepito anche retribuzioni nette differenti con una penalizzazione per chi è stato retribuito nel mese di gennaio 2021. Penalizzazioni che, secondo quanto riportato da Cgil, “ammontano anche a 200/230 euro mensili in meno in busta paga.
Va evidenziato che la tassazione operata dal sostituto d’imposta sugli “arretrati” avviene a titolo provvisorio e che l’Agenzia delle Entrate entro i tre anni successivi provvede al ricalcolo della tassazione e alla riliquidazione dell’imposta“.

Il sindacato aggiunge che “le questioni di natura fiscale, per una loro più compiuta comprensione, hanno bisogno di essere considerate in un periodo più ampio rispetto al singolo mese e in ragione della complessiva situazione reddituale di ogni lavoratore al fine di poter verificare in sede di dichiarazione dei redditi e di conguaglio fiscale il corretto calcolo delle imposte dovute dal singolo contribuente. Al fine di appurare la congruità del trattamento fiscale applicato ai supplenti “Covid”  abbiamo rivolto uno specifico quesito al Ministero dell’Istruzione che però ancora non ci ha fornito alcuna risposta poiché, come noto, non ha specifiche competenze in proposito poiché la gestione degli stipendi è in capo al Mef“.

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