Autore Redazione
mercoledì
10 Febbraio 2021
16:30
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Politica - Alessandria

Uomo della minoranza ma votato dalla maggioranza: lo strano caso di Demarte nel Comitato Amag Reti Idriche

Uomo della minoranza ma votato dalla maggioranza: lo strano caso di Demarte nel Comitato Amag Reti Idriche

ALESSANDRIA –Un fatto grave, una inusuale prevaricazione. Volano gli stracci in Comune ad Alessandria. In un comunicato congiunto, infatti, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Lista Rossa e Italia Viva hanno attaccato la maggioranza dopo la votazione nella conferenza capigruppo del consigliere del gruppo Misto e del sottogruppo “Dema”, Vincenzo Demarte, in qualità di rappresentante della minoranza nel comitato interno di Amag Reti Idriche.

“È completamente mancato il rispetto della maggioranza nei confronti della minoranza” hanno sottolineato i partiti di opposizione “la maggioranza con inusuale prevaricazione ha imposto, esprimendosi con il voto, che naturalmente la vede vincente, il nome di un consigliere, non della minoranza, per ricoprire il posto che sarebbe stato dell’opposizione. Per il comitato interno di Amag Reti Idriche, infatti, composto per il Comune di Alessandria da tre membri, due di maggioranza e uno di minoranza, con il voto decisivo della Lega sono stati designati di fatto tre consiglieri di maggioranza. La minoranza aveva ufficializzato la candidatura di un suo consigliere (Simone Annaratone, ndr) ma con il voto decisivo del capogruppo della Lega, Pavanello, la maggioranza ne ha scelto un altro, Vincenzo Demarte, del gruppo misto”. I partiti di opposizione hanno anche fatto riferimento a una recente intervista di Demarte a un giornale locale dove il politico “lodava l’azione amministrativa” della giunta: “Ai lettori le valutazioni sul merito e sul metodo”. 

Io avevo dato la mia disponibilità a ricoprire quel ruolo, anche prima di sapere che c’era l’intenzione di proporre Annaratone ha ribattuto a Radio Gold lo stesso Vincenzo Demarte, eletto alle ultime elezioni nel 2017 nel Partito Democratico ma poi passato al Gruppo Misto dopo circa quattro mesi “all’interno dell’opposizione, però, non c’è stato un confronto, non c’è stato dialogo, non sono stato interpellato. Ho comunque voluto dare la mia disponibilità, mettendomi a disposizione di chi eventualmente avrebbe voluto votarmi. Anche altre volte, in passato, è successo che un esponente della minoranza è stato votato dalla maggioranza. Ricordo, tra l’altro, che non mi sono nemmeno votato, ho preferito astenermi. Dico, con rammarico, che abbiamo perso un’occasione perché come minoranza si poteva convergere su un solo nome. Io, ripeto, resto all’opposizione fino alla fine della legislatura. Nell’intervista al giornale locale ho solo fatto una constatazione dei fatti, apprezzando i lavori sul Rio Lovassina e il progetto del secondo Ponte sul Bormida, niente di più niente di meno, sono fatti realmente accaduti sul mio territorio che non posso certo negare. Ma resto coerente: rimango nel gruppo misto, non ho cappelli sulla testa e posso dire liberamente quello che penso”. 

Le sedute dei capigruppo sono segrete per norma di legge, le informazioni sulle scelte di voto dei componenti non dovrebbero essere divulgate, si tratta di un fatto irregolare, ho subito informato il presidente del Consiglio” ha precisato a Radio Gold il capogruppo del Carroccio Evaldo Pavanello “entrando nel merito rilevo il fatto che i lavori erano fermi su questo punto. La minoranza non era unita, non ha presentato un nome unico, lasciando di conseguenza alla maggioranza la possibilità di decidere tra due nomi, non si sono messi d’accordo. Ripeto: abbiamo dovuto accollarci l’onere di decidere per loro, perché non avevano trovato un nome unico. Se hanno lasciato la palla in mano a noi poi non possono lamentarsi, siamo gente che si dà da fare, non facciamo rinvii“. 

“Visto che per la minoranza c’erano due candidati avrei preferito non votare” ha aggiunto ai nostri microfoni il capogruppo di SìAmo Alessandria Giuseppe Bianchinima di fronte a queste due opzioni ho scelto una persona che, a mio parere, poteva dare un importante contributo per il territorio. Pensando alla Fraschetta, una delle zone più critiche, ho scelto Demarte perché vive in quella zona ed è, a mio parere, più qualificato a rappresentare le esigenze dei cittadini della Fraschetta. Non ho nulla contro il collega Annaratone ma ho semplicemente fatto questo ragionamento”. 

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