1 Maggio 2015
15:40
Alessandria scialba e spuntata: contro il Renate vince la noia e i tifosi si infuriano
CLICCA QUI per dare i voti ai grigi MEDA – “Di Masi non li pagare!”. Questo uno dei cori salito al cielo di Meda al termine della sfida tra Renate e Alessandria, conclusa sullo 0-0. A cantarlo i circa 400 tifosi grigi, arrivati in Lombardia con la speranza di tornare a vedere i ragazzi di mister D’Angelo a braccia alzate e con i tre punti in tasca. Per la quarta giornata di fila, invece, la vittoria continua a essere un miraggio e la casella dei gol segnati recita uno sconfortante “Zero”. Il punto ottenuto a Meda, tra l’altro, consente al Como di agganciare i grigi al quarto posto. I lariani hanno infatti travolto 3-0 il Pavia ma restano comunque dietro i grigi per effetto degli scontri diretti. Il prossimo 10 maggio, però, l’Alessandria dovrà battere il Venezia per evitare clamorose, e brutte, sorprese. Gli effetti del ritiro punitivo a Cantalupa, evidentemente, non si sono visti. Al Città di Meda, infatti, è andata in scena una gara avara di emozioni, soprattutto nel primo tempo. Di sicuro il terreno di gioco, non in perfette condizioni, ha penalizzato i 22 giocatori in campo. I grigi si sono fatti vedere dalle parti di Cincilla con un calcio di punizione dalla distanza di Rantier, fuori non di molto, e con due conclusioni di Cavalli e Vitofrancesco, entrambe fuori misura. Nella ripresa è arrivato il primo brivido, ma è stato di marca nerazzurra: al 52’ Bonfanti ha eluso l’intervento di Cavalli e ha battuto verso Nordi, bravo a respingere e coprire il primo palo. Nei minuti seguenti l’Alessandria è stata più propositiva: Obodo ci ha provato con il sinistro ma la palla non ha inquadrato lo specchio della porta. Su cross di Vitofrancesco, poi, Adobati ha anticipato di un soffio Marconi, pronto a colpire verso la porta. Dall’altra parte, spettacolare rovesciata di Radrezza respinta dalla difesa grigia e, sul contro-cross, Florian si è dimostrato troppo altruista nel fare velo al compagno di reparto, ancora a terra e impossibilitato a colpire. A dieci minuti dalla fine Marconi ha tentato la rovesciata ma la sfera è stata respinta da Di Gennaro. Tre minuti dopo la staffilata di Obodo su punizione ha trovato pronto il portiere ospite. Stupisce il mancato ingresso di Riccardo Taddei, tenuto in panchina da D’Angelo. La sua classe, il suo carisma e le sue doti di trascinatore sarebbero servite come il pane a questa Alessandria. Gli applausi e i cori di incoraggiamento dei tifosi mandrogni si sono tramutati, a partita conclusa, in sonori fischi con l’invito, per Cavalli e compagni, a tirare fuori gli attributi.