Autore Redazione
domenica
28 Marzo 2021
18:33
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Cronaca - Casale Monferrato

Un abbraccio a distanza grazie ai foulard per dire ancora no alla “dad”: la protesta a Casale

Un abbraccio a distanza grazie ai foulard per dire ancora no alla “dad”: la protesta a Casale

CASALE MONFERRATO – Venerdì scorso il gruppo spontaneo di cittadini e associazioni #latuavoceperlascuola è tornato a dire no alla didattica a distanza. Gli organizzatori sono stati soddisfatti della risposta della popolazione, arrivata in piazza Mazzini a Casale. Presenti persone di tutte le età, bambini, genitori e insegnanti.

“Eravamo circa un centinaio hanno raccontato gli organizzatori “abbiamo creato tre cerchi concentrici attorno alla statua centrale della piazza: ogni persona legata all’altra da un foulard, per mantenere la distanza prescritta tra le persone. La temperatura emotiva del presidio è stata determinata dalle molte preoccupazioni, difficoltà dei singoli rispetto alla Didattica a distanza e una forte percezione della non fondatezza della scelta di chiudere le scuole. Questi contenuti sono stati espressi nel comunicato delle organizzatrici (a nome delle associazioni e dei cittadini che fanno parte de #latuavoceperlascuola), così come negli interventi degli insegnanti: proprio gli insegnanti hanno voluto testimoniare l’impoverimento del valore complessivo della scuola a distanza. Dalla scuola materna alle medie alle superiori, i docenti hanno sottolineato con metafore, letture, considerazioni personali o direttamente con i testi dei propri allievi, la necessità urgente che si ritorni alla scuola in presenza. Divertente e coinvolgente è stata la trasposizione degli stessi concetti in forma teatrale, realizzata dai genitori del Laboratorio d’Arte Circense: allievi con scatole/schermi al posto della testa, disattenti e “sconnessi”, che si ribellano alla Dad e liberano le teste. Tutt’intorno alla piazza sventolavano poi cartelli stesi ad un filo teso, cartelloni con i “numeri” della DAD: a segnalare che, oltre l’emergenza sanitaria, si sta verificando una vera emergenza educativa: 57 giorni di chiusura delle scuole (da ottobre ad oggi) in Piemonte, il 25% degli studenti al di sotto del livello minimo di competenze (indagine Save The Children), un calo del 1,5% del Pil fino a fine secolo dovuto alle carenze di apprendimento (secondo una previsione di Ocse e Banca Mondiale)”.

“Auspichiamo” hanno sottolineato gli esponenti di #latuavoceperlascuola che questa terza volta di “voce in piazza” possa davvero indurre le istituzioni all’ascolto, a partire dai rappresentanti delle diverse forze politiche che hanno presenziato e delle istituzioni comunali, dai quali finora non si sono ricevuti segnali di attenzione per il mondo della scuola”. 

Un abbraccio a distanza grazie ai foulard per dire ancora no alla “dad”: la protesta a Casale
Bambini&foulards
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Lapiazza1
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L’abbraccio1
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