6 Maggio 2015
13:36
Approvazione rendiconto 2014 di Alessandria: la minoranza batte il tempo e attacca
ALESSANDRIA – In commissione Bilancio questa mattina, ad Alessandria, si doveva discutere per dare il parere rispetto al Rendiconto della gestione 2014 e portarlo in consiglio comunale per l’approvazione. Il confronto non ha prodotto però passi avanti e non è arrivato neanche il parere dei Revisori dei conti, atteso entro il 15 maggio. La situazione però ha alimentato le polemiche della minoranza e in particolare quelle di Emanuele Locci, indignato per i ritardi e pronto a ricorrere al Prefetto proprio, ha spiegato, per il mancato rispetto dei tempi imposti dalla legge: “alla mia domanda sul perché non siano state rispettate le prescrizioni di legge non ho avuto risposta né dai Revisori dei conti, né dal Ragioniere Capo e quindi giovedì il rendiconto non andrà in votazione. La domanda era molto semplice e parte dal fatto che la legge, per il rendiconto di gestione, prevede esplicitamente l’approvazione da parte della giunta 20 giorni prima della discussione in consiglio comunale. Inoltre indica il 30 aprile come termine ultimo per la discussione in consiglio comunale. La giunta quindi avrebbe dovuto approvare il rendiconto entro il 10 aprile e il consiglio comunale entro il 30. Invece il documento è stato trasmesso al consiglio il 29 e quindi i 20 giorni non sono trascorsi. Il 30 aprile è passato senza il voto e perciò ricadiamo in una fattispecie prevista dall’articolo 141 comma 2 del testo unico degli enti locali”.
A fronte di tutti questi dati Locci ha quindi evidenziato che “il Comune di Alessandria è a rischio di scioglimento perché il Prefetto dovrebbe iniziare ad avviare la procedura che potrebbe portare allo scioglimento del consiglio comunale se il rendiconto non fosse approvato entro i 20 giorni ulteriori. Quindi la situazione è molto complessa, e come sempre siamo nell’illegalità perché non abbiamo rispettato i termini di legge“.
Locci quindi, insieme ai colleghi di minoranza ha deciso di attivarsi “perché è necessario attivarsi e trasmettere questa documentazione al Prefetto“.
L’assessore al Bilancio, Giorgio Abonante, ha respinto con decisione le accuse: “sarebbe opportuno parlare di cose serie ed evitare di buttarla in caciara. Per la prima volta nella storia d’Italia Anci ha chiesto di posticipare la data di approvazione dei rendiconti perché sono tutti in difficoltà per il cambio della contabilità pubblica. Noi abbiamo adottato l’atto in giunta prima della fine di aprile, ed è all’ordine del giorno del consiglio comunale, non quello di giovedì ma del prossimo. Perciò se qualcuno vuole chiedere al Prefetto di sciogliere il consiglio comunale lo faccia pure. Secondo me il Prefetto chiederà se il Comune ha messo nell’ordine del giorno del consiglio comunale l’approvazione del rendiconto e siccome la risposta sarà ‘sì’ la questione finirà lì“.