14 Aprile 2021
14:16
Caporalato nel novese: due operai sfruttati e addirittura un finto incidente per mascherare l’infortunio sul lavoro
NOVI LIGURE – I Carabinieri di Novi Ligure hanno scoperto un caso di caporalato nel novese. Nei guai è finito un imprenditore titolare di una ditta edile di Lamezia Terme con una sede a Serravalle, insieme al collaboratore novese. L’uomo aveva sottoposto due operai a condizioni di sfruttamento a più riprese nel periodo tra il 2018 e il 2020, approfittando delle precarie condizioni economiche dei soggetti. L’imprenditore infatti aveva ingaggiato in nero i lavoratori in diversi cantieri tra Novi e Alessandria pagandoli saltuariamente e senza rispettare i contratti collettivi previsti per la categoria.
All’imprenditore sono state anche contestate le lesioni gravi, con prognosi di quaranta giorni e ricovero in prognosi riservata in stato di coma all’ospedale di Novi Ligure, causate a un giovane lavoratore novese, caduto da un trabattello mentre lavorava all’interno di uno dei cantieri in assenza delle sicurezze previste. Per sfuggire alle proprie responsabilità il titolare della ditta edile aveva simulato un incidente stradale occultando così la vera natura delle lesioni subite dal ‘dipendente’. Agli inquirenti l’imprenditore e il collaboratore avevano riferito di avere rinvenuto l’infortunato sul ciglio della strada in stato confusionale, dopo avere collocato nel fosso adiacente una bicicletta appositamente danneggiata. Per rendere ancora più credibile il racconto erano state addirittura create tracce e segni sulla carreggiata della strada. Al titolare della ditta edile è stata inflitta la misura dell’interdizione per la durata di un anno dall’esercizio di attività di impresa, in particolare in ordine all’impresa individuale a lui intestata. Nei confronti dell’imprenditore e del collaboratore sono state emesse inoltre altrettante ordinanze di applicazione della misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.