13 Maggio 2015
22:00
In calo i turisti in provincia. L’alessandrino, però, piace sempre più ai cinesi
PROVINCIA – Flussi turistici in calo nel 2014 in provincia di Alessandria. Rispetto al 2013 l’alessandrino ha perso ancora terreno, registrando 6.795 arrivi in meno (pari a un calo del 2.14%) e un – 4.09% di presenze (28.600 turisti in meno rispetto all’anno precedente). Numeri “non confortanti, ma nemmeno drammatici” ha sottolineato il funzionario della Provincia Gigi Poggio, affiancato dal consigliere di Palazzo Ghilini Emanuele Demaria.
Accanto alla flessione complessiva di arrivi e presenze, l’alessandrino nel 2014 ha visto aumentare le strutture extralberghiere, salite a 473 rispetto alle 445 del 2013. Un incremento che ha compensato la perdita di due alberghi rispetto al 2013 e portato a 606 il totale delle strutture ricettive dell’alessandrino (erano 580 nel 2013). Proprio l’extralberghiero e in particolare gli agriturismi (passati da 141 a 155) e i Bed & Breakfast (da 190 a 201) sono riusciti a trainare i flussi turistici dello scorso anno. Su queste strutture si è concretizzata la volontà imprenditoriale degli alessandrini e si è concentrata l’attenzione dei turisti, sempre più attenti a offerte “smart” in grado di abbinare al relax anche aventi culturali, divertenti attività sportive all’aria aperta e golosi menù a base di piatti e vini del territorio.
Proprio i segni più delle strutture extralberghiere sono riuscite a frenare la caduta dei flussi turistici grazie all’aumento di arrivi e partenze di viaggiatori italiani (rispettivamente +15.74% e + 2.88% rispetto al 2013) e anche stranieri (in calo solo le presenze di turisti extraeuropei a -6.81%). Complessivamente il territorio lo scorso anno non ha perso il suo appeal verso tedeschi, seppur in lieve flessione, francesi e ha sputo attrarre sempre più svizzeri. L’alessandrino è però riuscito a calamitare anche viaggiatori da Paesi ben più lontani. Sempre più gli americani alla scoperta delle bellezze della provincia e, soprattutto i cinesi. Il primo mercato, nel 2014, è risultato proprio quello della Cina con un incremento del 15.74% di arrivi e il 2.88% in più di presenze. La politica di promozione portata avanti negli ultimi due anni da Alexala ha quindi dato i suoi frutti, hanno sottolineato il Presidente e la vicepresidente dell’Agenzia turistica locale, Sergio Guglielmero e Stefania Grandinetti, sempre più convinti che il mercato cinese sia quello con le maggiori potenzialità. Per quanto riguarda i singoli bacini turistici del territorio, Acqui Terme ha registrato una lieve contrazione di arrivi e presenze, compensata però da una buona tenuta dei turisti extraeuropei. Stesso trend anche nel casalese, meta preferita dai viaggiatori statunitensi. Alessandria si è invece confermata destinazione del turismo di prossimità con l’arrivo di tanti piemontesi, liguri e lombardi, ma con una buona presenza anche di brasiliani, americani e cinesi.
Tatiana Gagliano