30 Aprile 2021
12:07
Casi di Covid alla scuola De Amicis, i genitori scrivono alla Preside: “Vogliamo chiarimenti e un confronto”
ALESSANDRIA – Da alcuni giorni gli alunni della scuola elementare De Amicis di Alessandria hanno ripreso a seguire le lezioni in modalità didattica a distanza dopo che alcuni docenti sono risultati positivi al Covid-19. In particolare, come spiegato ieri dalla dirigente scolastica, Valeria Alemanni, in una nota gli insegnanti positivi sono 14 su 55 all’interno di due plessi dell’Istituto Comprensivo De Amicis-Manzoni che comprende la Scuola Infanzia Aquilone e Scuola Primaria De Amicis.
Attraverso un comunicato i genitori degli alunni della scuola hanno voluto rispondere alle dichiarazioni della dirigente scolastica, apparse recentemente sugli organi di stampa locali. “Ci limiteremo a riportare dati oggettivi che a nostro avviso da soli smentiscono ampiamente l’ipotesi che la chiusura della scuola sia stata la conseguenza delle ansie eccessive delle famiglie e dei docenti e di quello che ogni famiglia vive in vacanza“.
Secondo i genitori, “i contagi non potevano avvenire a scuola prima di Pasqua perché tutti gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado in provincia di Alessandria sono stati in Dad dal 16/3 fino al 7/4. Anche durante le vacanze di Pasqua sono state adottate dal Governo misure restrittive per impedire comportamenti che avrebbero potuto causare un’impennata dei contagi. Inoltre confrontando i numeri di tutti gli altri istituti della provincia di Alessandria quello della De Amicis resta un caso isolato, difficilmente imputabile quindi a comportamenti irresponsabili da parte delle famiglie“. In particolare a La Stampa la preside aveva rimarcato come la scuola non potesse controllare i comportamenti di quello che si fa al di fuori delle mura scolastiche.
“Troviamo questa dichiarazione oltremodo offensiva nei confronti dei genitori che hanno cercato sempre di collaborare con l’istituzione scolastica. Nelle dichiarazioni della dirigente scolastica agli organi di stampa ci sembra non vengano prese in considerazione altre dinamiche interne alla scuola e di cui c’è evidenza nel registro elettronico. Risulta infatti che dal 12 al 16 aprile la scuola ha portato avanti i progetti di continuità scolastica che hanno coinvolto bambini ed insegnanti dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado. Ci chiediamo se nel corso di un anno scolastico in cui gli alunni non si possono alzare dal proprio banco, devono indossare la mascherina, non possono uscire all’esterno della scuola per una passeggiata a scopo didattico, non possono utilizzare la palestra nell’ora di educazione fisica (i bambini della primaria, ndr), fosse proprio necessario dare seguito ad un progetto di continuità che prevede comunque un’ interazione fra gli studenti di vari cicli scolastici e una condivisione di spazi“, scrivono ancora i genitori.
I genitori hanno inoltre annunciato che “verrà richiesto al presidente del consiglio di istituto la convocazione urgente di un consiglio, al fine di chiarire questa vicenda con un confronto collaborativo“.