11 Maggio 2021
05:55
La proposta del M5S: “Corso Acqui a senso unico, dopo aver chiesto ai cittadini, e un grande parcheggio”
ALESSANDRIA – Già lo scorso anno il tema aveva sollevato il dibattito tra i tanti residenti e, 12 mesi dopo, il Movimento 5 Stelle Alessandria lo ha rilanciato: cambiare la viabilità di corso Acqui, al quartiere Cristo di Alessandria, rendendolo a senso unico.
“La viabilità è da reiventare” hanno sottolineato i due esponenti pentastellati “purtroppo è caratterizzata da soste selvagge e il traffico intenso che non comporta alcun beneficio. L’obiettivo è realizzare uno studio che ipotizzi delle alternative viabili. Prima di procedere, però, si dovrà passare da una consultazione dei cittadini interessati. Corso Acqui a senso unico, inoltre, comporterebbe la creazione di nuovi posti auto a lisca di pesce funzionali al commercio”.
“Oltre a Corso Carlo Marx si dovrebbe rendere più agibile e scorrevole via Umberto Giordano per evitare a chi ha “fretta” il passaggio da corso Acqui, oltre che pensare a rendere pedonale corso Acqui il sabato” ha aggiunto Gentiluomo. “Vorremmo inoltre ricavare un parcheggio da un’area ferroviaria, al momento abbandonata, di circa 20 mila metri quadrati, importante anche in occasione dei grandi eventi” ha rimarcato Serra.
“Infine in questo progetto si potrebbe inserire la nostra proposta già all’interno della mozione “Mercato, commercio e Ztl”, creando luoghi di intrattenimento per i più piccoli, ad esempio nei locali sfitti gestiti da associazioni. Il Cristo, con i suoi 25 mila abitanti e oltre 250 attività commerciali, ha tutte le carte in regola per diventare un modello di centro commerciale naturale di nuova generazione. Ai commercianti e agli abitanti di questo quartiere, che in questo periodo di emergenza hanno dimostrato uno spiccata capacità di iniziativa e non si sono arresi di fronte alle difficoltà, facendo dello spirito di comunità la base da cui creare una ripartenza e sulla quale costruire il quartiere del futuro, rivolgiamo un appello per trovare il coraggio di sperimentare nuove vie. Il lockdown ha mutato profondamente le nostre abitudini e il nostro rapporto con gli acquisti e, per favorire una ripresa del commercio, occorre il coraggio di operare cambiamenti che vadano nella direzione di offrire ai cittadini, residenti in zona e non, un’esperienza di acquisto che renda nuovamente piacevole e meno stressante lo shopping. In questo quadro gli spazi aperti giocano un ruolo fondamentale e la riduzione del traffico, dell’inquinamento dell’aria e acustico, sono il punto di partenza per gettare le basi della ripresa”.