4 Giugno 2015
22:00
Dalle rose moldave alle magnolie stellate. Ad Alessandria tutti i fiori hanno le spine
ALESSANDRIA – Chi di rosa ferisce, di magnolia stellata “perisce”. I 69.000 euro spesi dall’amministrazione comunale per acquistare fioriere, arredi e piante per la via Dossena stile “Mondrian” hanno fatto sobbalzare l’ex sindaco di Alessandria, Piercarlo Fabbio. La spesa per colorare di rosso, giallo e blu la via del centro e piantare magnolie, glicine e lillà, per l’oggi consigliere di Forza Italia non si discosta molto dai 75.000 euro sborsati anni fa da Alegas per acquistare le famose 100.000 rose moldave, piantate poi in una quarantina di aiuole in città. Un’iniziativa all’epoca “demolita” dal centro-sinistra che ne face anche “il suo cavallo di battaglia durante la campagna elettorale del 2012”, ha ricordato Piercarlo Fabbio, per la vicenda “punto” anche dalle battute ironiche di Maurizio Crozza sulla tv nazionale. Quello “sperpero di denaro” di cui venne accusato all’epoca portò a un conto finale molto più salato, sui 500 mila euro, “ma solo perchè Alegas acquistò anche 350 piante ad alto fusto e realizzò tutti gli impianti di irrigazione” ha puntualizzato Fabbio. Scorporate da queste “voci di spesa” le 100.000 rose, anzi “rosai” per l’ex sindaco non avrebbero quindi un “peso” economico così diverso dai “20 vasi” di via Dossena, pagati dall’amministrazione “di centro-sinistra” con i fondi del Piano Integrato di Sviluppo urbano. Fioriere e piante che non potrebbero neppure numericamente competere con le 100.000 rose, “una per ogni alessandrino” che in questi anni “hanno continuato a fiorire fregandosene altamente delle polemiche umane e della scarna manutenzione ad essi riservata“. “A occhio sembra che si siano pagati un po’ troppo questi nuovi arredi di via Dossena” ha quindi concluso il Presidente del Gruppo Pdl in Consiglio Comunale, ora in attesa di sentire “le spiegazioni dell’amministrazione” in risposta all’interpellanza presentata dai colleghi Maurizio Sciaudone ed Emanuele Locci.
Il sindaco, Rita Rossa, dai microfoni di Radio Gold ha intanto invitato il suo predecessore a prendere in mano una calcolatrice “anche quella del cellulare, se non ne ha altre” e ricalcolare bene la spesa per l’operazione “rose” di Alegas. “Sappiamo che con i conti Fabbio non è ferratissimo, ma dire che si erano spesi 75.000 euro anziché mezzo milione mi sembra davvero eccessivo. Innanzitutto – ha poi aggiunto il sindaco – via Dossena è composta da 42 elementi che, considerando anche la spesa per la piantumazione, portano a un costo inferiore a 1500 euro per arredo. Questi sono i prezzi di mercato come sa anche l’ex sindaco visto che già anni fa le fioriere di via Cavour erano costate circa 2000 euro l’una. Mi stupisce che l’attuale opposizione critichi un progetto come il Pisu di cui poi rivendica la paternità. Senza contare che tutti gli arredi di via Dossena sono stati fatti da un artigiano del territorio per una spesa che non ha nulla a che vedere con quella di rose e alberi acquistati all’estero e che comportano una manutenzione da 250.000 euro”.
Tatiana Gagliano