9 Giugno 2015
08:19
I vini dell’azienda agricola Rossi Contini [AUDIO]
Riascolta l’ultima puntata di Wine & Gold, la nostra rubrica dedicata al vino e ai produttori del territorio. Ospite martedi i vini dell’azienda Rossi Contini.
La scheda di Edy Perissinotto, sommelier di Wine & Gold.
“Siamo di nuovo nell’Ovadese, patria dell’Ovada DOCG. Qui, in via San Lorenzo ha sede l’azienda agricola Rossi Contini, fondata nel 1989 da Annalysa Rossi, dove Dolcetto d’Ovada, Barbera e Cortese maturano per essere poi trasformati in bottiglie di vino, bottiglie che sulle nostre tavole andranno ad esprimere tutte le caratteristiche di terreni, clima e vignaioli che hanno fatto conoscere queste zone ad appassionati consumatori di molte parti del mondo.
Qui i terreni sono composti da un alternanza arenaceo-marnosa con infiltrazioni calcaree, l’esposizione è a sud con piena insolazione ed il clima è influenzato dalla vicinanza del mar ligure.
Queste caratteristiche naturali, unite a una cura attenta e a vendemmie completamente manuali, fanno in modo che le uve ottengano corredi aromatici e struttura, acidità e morbidezze che permettono anche un buon invecchiamento.
È il caso del vino di punta della cantina, l’OVADA DOCG etichettato come “Vigneto Ninan”, impiantato proprio nel 1989, da una parcella di 0,70 ha, alta densità di impianto a 290 s.l.m.. le uve vengono fermentate in acciaio per poi passare almeno 20 mesi in botte di rovere da 25 hl. Poi almeno 10 mesi di affinamento in bottiglia prima della messa in commercio. Attualmente è disponibile l’annata 2011.
Altro alfiere della cantina è il “San Lorenzo” Dolcetto d’Ovada DOC, da terreni molto simili per composizione e densità di impianto a quelli citati in precedenza, si ottiene uva che viene fermentata e affinata solo in acciaio per almeno 12 mesi seguiti da 4 di riposo in bottiglia. Oggi troviamo ancora l’annata 2013.
Molto interessante la Barbera del Monferrato Superiore DOCG etichettata come “ Cras tibi”. Proveniente da un vigneto di meno di due ettari a 300 metri di altitudine. Qui la vite viene coltivata ad alta densità con basse rese per essere fermentata dopo la vendemmia in tini d’acciaio e passare in Tonneau di rovere per almeno un anno, seguito da almeno 10 mesi di affinamento in bottiglia. Solo 4000 le bottiglie prodotte per l’annata 2010 ora in commercio, al naso esprime note intriganti di frutti rossi, di viola e spezie fini che si confermano. L’assaggio rivela un vino complesso e persistente con buona trama tannica supportata da giusta acidità e sapidità, lunga persistenza e buon equilibrio. Da abbinare a un classico della cucina della regione, il fritto misto alla piemontese. Da gustare ascoltando “Holding Back The Years” dei Simply Red .
La parte del bianco e ottimamente recitata da un Cortese dell’Alto Monferrato DOC etichettato “Cortesia”, da sole uve Cortese fermentato ed elevato in acciaio per 6 mesi seguiti da 6 mesi di affinamento in bottiglia”.